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Scenari

Negli Usa è caccia alle uova. E l’ambasciata americana le chiede al Veneto

21 Marzo 2025
Uova Uova

Gli Stati Uniti sono rimasti senza uova a causa dell’influenza aviaria che ha colpito le galline degli allevamenti americani. E così arriva una richiesta all’Italia e ai Paesi europei: “Vendeteci le uova”. 

Pasqua e Pesach (Pasqua ebraica) si avvicinano e le uova sono indispensabili: si stima che negli Usa ne serviranno 210 milioni per le due festività. Così l’ambasciata statunitense è volata in Italia e in Veneto, prima regione del Paese per produzione. Il 26% delle uova made in Italy sono venete, pari a 2 miliardi di pezzi, seguita da Lombardia ed Emilia-Romagna.

“Quando ho ricevuto la telefonata pensavo di essere su “Scherzi a parte” — dice Gian Luca Bagnara, presidente nazionale di Assoavi e del gruppo di lavoro uova e pollame del Copa-Cogeca a Bruxelles al Corriere della Sera — a fronte di perdite per aviaria che superano di tre volte la produzione italiana, abbiamo risposto che avremmo avviato un monitoraggio, per vedere se è possibile dare una mano, garantendo gli impegni presi con il nostro mercato. Il consumo sta aumentando, si è sfatato il falso mito che le uova facciano male e i costi contenuti fanno sì che anche le famiglie meno abbienti possano permettersi di acquistarle.

Negli Usa, nell’ultimo trimestre del 2024, sono morte 20 milioni di galline ovaiole e il governo Trump punta a sopperire alle proprie carenze dall’Europa, in particolare da Italia, Spagna e Polonia.

Ma come riporta il Corriere, Confindustria Veneto avvisa di non poter garantire un approvvigionamento. Assoavi ritiene che ci sia qualche margine per fornire un aiuto umanitario agli States. Vanno fatti bene i conti, alla luce del fatto che per Pasqua e Natale servono più uova anche qui e quindi l’appello di Trump a salvare le festività probabilmente resterà senza soddisfazione. “Noi abbiamo due picchi, adesso e fine anno, ma potremmo avere sei mesi di extra produzione — dice Bagnara —. Fornire uova agli Usa tra l’altro potrebbe essere un’occasione per aprire nuove prospettive.Può diventare uno strumento politico”.