Renzo Rosso balza dal 5 al 7,5% del capitale di Masi Agricola.
E, stando allo statuto della società quotata, Rosso potrà presentare una lista di minoranza e nominare 2 membri del consiglio di amministrazione, il presidente del collegio sindacale e un membro supplente. Renzo Rosso è il fondatore del marchio di abbigliamento Diesel e proprietario di diversi brand del fashion, ultimo Jil Sander. L’imprenditore veneto controlla anche la subholding Red Circle Investments. Per la partecipazione in Masi, Mr Diesel potrebbe aver messo sul piatto 6-6,5 milioni, compreso lo shopping di un anno fa che lo proiettò al 5%. Masi Agricola è un produttore veneto di vino premium ed è quotata all’Aim Italia.
L’ascesa
La comunicazione rilasciata da Masi Agricola recita che “Red Circle Investments ha informato la società di avere raggiunto in data 1 aprile la soglia del 7,5% del capitale sociale rappresentativo di azioni che conferiscono diritto di voto. A seguito di tale cambiamento, gli azionisti che detengono una partecipazione almeno pari al 5% risultano essere: Sandro, Bruno e Mario Boscaini, ciascuno con il 24,5% delle azioni, e Red Circle Investments con il 7,5%”. Il prossimo 23 aprile è in agenda l’assemblea di Masi per l’approvazione del bilancio e il rinnovo del cda e del collegio sindacale. Secondo lo statuto, con la nuova situazione i membri del cda saliranno da 9 a 11, compresi 2 indipendenti. Red Circle Investments potrà esprimere 2 consiglieri d’amministrazione: attualmente Sandro Boscaini è presidente e ceo (anche Federico Girotto è ceo) e non è prevista la carica di vicepresidente che però potrebbe essere istituita per il socio di minoranza. Dipende dai rapporti tra le parti. Anche se è probabile che sia l’ingresso che il salto al 7,5% del capitale siano stati concordati tra la famiglia Boscaini e Rosso.
Pesa la pandemia
La cantina della Valpolicella attraversa una fase delicata della sua storia, ora aggravata dalla pandemia. Nel 2020, i ricavi netti di Masi sono stati di 51,7 milioni di euro (-19,1%), l’Ebitda di 5,5 milioni (11,2 milioni nel 2019) e un utile netto in discesa a 0,8 milioni, contro i 4,3 milioni dell’esercizio precedente. In marzo la società ha lanciato un bond di 12 sottoscritto da Cdp e UniCredit.La quotazione del titolo in Borsa oscilla poco sopra i 3,10 euro. Nel 2015 Masi agricola collocò sul mercato il 20% del capitale a un prezzo di 4,6 euro per azione, raccogliendo 29,6 milioni, dei quali il 45% da investitori esteri.
Emanuele Scarci