Imprenditore del casertano arrestato.
Produceva Mozzarella di Bufala con latte proveniente dall'estero e latte vaccino. Guido Cantile, con la connivenza dei figli del titolare, di veterinari, biologi e tecnici di laboratorio riusciva a violare le ferree regole del disciplinare e anche quelle sul fronte igienico sanitario. Coinvolti alcuni funzionari dell'Asl. Gli accessi da parte dei veterinari per il prelievo di campioni erano preceduti da preavviso ai responsabili del caseificio, e così risultavano quasi sempre favorevoli.
La misura cautelativa è scattata per tredici persone in tutto, compreso Guido Cantile L'operazione è stata eseguita dai carabinieri di Caserta coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Controlli a campione sul latte giacente nei silos avevano rilevato una carica batterica anche più di duemila volte superiore a quella consentita. Il latte che veniva utilizzato era targato Polonia, Ungheria e Francia. Con la contraffazione dei documenti di trasporto l'origine veniva magistralmente celata. I pm hanno ravvisato l'esistenza di una vera e propria associazione per delinquere.
La notizia non ha sorpreso il Consorzio di Tutela. Il quale già due anni fa aveva deciso di espellere dal Consorzio l'azienda Cantile dopo le segnalazioni dei Carabinieri, del Corpo Forestale e dell'Asl sulle irregolarità. Il caseicificio ha continuato però ad usare per tutto questo tempo il marchio Dop. “Perché il Ministero della Politiche Agricole – ha spiegato il direttore del Consorzio Antonio Lucisano – a cui compete il potere di vietare l'uso del marchio, non ha ancora deciso in merito. Mancha la celerità da parte del Ministero su decisioni non complicate, che però garantiscono la serietà di un intero comparto. Il verbale con la delibera fu inviato a Roma ma da allora non abbiamo saputo più nulla. E oggi ci troviamo di fronte ad un'inchiesta che getta sospetti su un settore così importante, sebbene ancora una volta il sistema dei controlli abbia funzionato”.