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Scenari

Moscato, accordo raggiunto: ecco le nuove rese per l’Asti Docg e il Moscato d’Asti

05 Agosto 2016
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Sarà anche istituito un fondo per la promozione della denominazione

“Finalmente siamo arrivati alla conclusione”, annuncia Roberto Cabiale, vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo. 

“Tenendo conto della situazione in cui versa il mercato attuale, possiamo dirci soddisfatti – aggiunge -. Certo è stata una battaglia che la nostra organizzazione ha portato avanti con convinzione e che ha permesso di arrivare a chiudere ad una resa di 78 quintali/ettaro per l'Asti Docg e di 95 quintali per il Moscato d'Asti”.

Con questa differenza di resa verrà istituito un fondo per la promozione della denominazione. “Tale strumento, che verrà gestito sia dalla parte agricola sia da quella industriale, darà alle aziende – conclude Cabiale – un sostegno per aggredire il mercato”. “La filiera del Moscato ha una grande importanza economica per la nostra regione e ha una enorme capacità di penetrazione sui mercati internazionali – sottolinea Delia Revelli, presidente di Coldiretti Piemonte -. Continuiamo a impegnarci affinché i nostri produttori possano vedere giustamente remunerato il loro prodotto, apprezzato in tutto il mondo e simbolo del Made in Italy”. 

C.d.G.