Una rinnovata energia scende in campo con quello che il direttore dell’Istituto regionale vini e oli di Sicilia.
Vincenzo Cusumano, definisce l’Irvo 2.0. E che proprio nei giorni scorsi ha dato il via ad un nuovo accordo con l’Istituto agrario Abele Damiani di Marsala, in provincia di Trapani, per consentire agli studenti di far propria la conoscenza del patrimonio viticolo ed enologico siciliano, campo di ricerca dell’Istituto. La cantina sperimentale di micro vinificazione dell’Irvo “G. Dalmasso”, realizzata nel 1991 a Virzì, nel palermitano, e dal 2000 trasferita a Marsala, in provincia di Trapani, si trova infatti all’interno dell’istituto agrario Abele Damiani, nei locali dati in comodato dall’ex Provincia regionale di Trapani. E da adesso sarà accessibile ai giovani per la loro formazione. Gli studenti, futuri periti agrari, potranno così partecipare, seguiti dai docenti e in collaborazione con l’Università di Palermo, alle prove di micro vinificazioni attualmente avviate, che già quest’anno, con la vendemmia 2018 (ancora in corso) sono giunte ad un numero di circa 70, crescendo rispetto agli anni passati. Trentasette in totale quelle che si sono svolte nel 2017 e quaranta quelle del 2016. Diverse le tematiche sotto analisi: modelli viticoli per l’enologia di qualità e per l’adattamento ai cambiamenti climatici; miglioramento della piattaforma ampelografia regionale; vocazione territoriale; valorizzazione dei vitigni autoctoni e minori; produzione di spumanti biologici con lieviti autoctoni e metodi non tradizionali di vinificazione, in collaborazione con l’Università di Palermo; progetto “Spumante dei Nebrodi”.
Nel frattempo, procedono, con analisi analitiche e sensoriali, le evoluzioni dei vini delle passate vendemmie (tra queste le produzioni del “progetto Marsala” e dei “vini in anfora” sotto la supervisione del professor Rocco Di Stefano). In materia di sperimentazione invece, attualmente, ci sono 3 vigneti sperimentali per un totale di circa due ettari e 30 ubicati in provincia di Trapani e sui monti Nebrodi, oltre al vigneto di Verbumcaudo, nel palermitano, destinato a banca del germoplasma viticolo siciliano, in attesa di un finalizzato finanziamento per la prosecuzione di attività. E si lavora al recupero, dopo anni, del gruppo dei vitigni “reliquia” e della “reliquia bianca” su vasta scala, procedendo con sperimentazioni in territori che vanno dalla più distante Lampedusa alla più alta Ucria, sui Nebrodi.
“L’accordo con l’Istituto agrario di Marsala nasce dalla nostra volontà di trasferire conoscenza e risorse alle nuove leve. Oggi l’obiettivo dell’IRVO, che definisco 2.0, è quello di avviare iniziative strategiche lungo quattro assi, oltre alle attività di certificazioni: ricerca, sperimentazione, formazione, promozione istituzionale”, ha affermato Cusumano.
F.L.