(Jamie Oliver)
Jamie Oliver chiude sei ristoranti italiani in Inghilterra “per colpa della Brexit”. La notizia è rimbalzata su tutta la stampa anglosassone, da The Guardian al Daily Mail, passando per il Telegraph.
Il noto chef, volto noto della tv, sta pagando caro l’indebolimento della sterlina successivo al referendum di giugno che ha deciso l’uscita del Regno Unito dall’Ue. Il problema è che acquistare i prodotti dall’Italia è sempre più oneroso e Oliver non vuole diminuire la qualità dei suoi locali. Giù le saracinesche, dunque, per i ristoranti di Aberdeen, Cheltenham, Exeter, Ludgate, Richmond (entrambi a Londra) e Tunbridge Wells. Saranno licenziati dai ristoranti 120 dipendenti, ma la società di Jamie Oliver ha fatto sapere che cercherà di piazzarli altrove. In totale il gruppo gestisce 42 ristoranti italiani della catena “Jamie’s Italian” in Gran Bretagna e 28 nel resto del mondo, per un totale di oltre tremila dipendenti. Ma le chiusure non fermeranno il processo di aperttura di nuovi ristoranti italiani targati Jamie Oliver. Sono 22 i nuovi ristoranti nel mondo che saranno aperti dallo chef. Ma nessuno in Gran Bretagna.
I conti del gruppo sono in ordine e anche il fatturato della catena “Jamie’s Italian”, però a causa del crollo della sterlina sono diminuiti i profitti: da 3,8 milioni di sterline nel 2015 a 2,3 nel 2016.
C.d.G.