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Scenari

Lo Champagne prima dello Champagne

23 Aprile 2014
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Fare un viaggio in Champagne nel periodo invernale, non è sicuramente una cosa usuale.

Ma per chi ama questo territorio e vuol scoprire le varie produzioni di questo vino “noble” per definizione, può essere una grande scoperta. Lo champagne infatti, è un mondo ben più complesso rispetto quanto si possa immaginare. Basti pensare alla sua grandezza, alla varietà dei suoi terroir e al lavoro in cantina, soprattutto nella fase dell'assemblaggio. 

Degustare lo champagne quando “non è ancora champagne” ha un sapore assolutamente diverso. L' esercizio vale il viaggio e sicuramente apre ancora un'altra finestra sul mondo delle bollicine francesi.Vi raccontiamo dunque alcuni assaggi di vin clair, il vino base, ottenuto dalla prima fermentazione (quella alcolica) e, se svolta, da quella malolattica, pronto per la seconda fermentazione. Difficile immaginare cosa diventerà e come diventerà una volta champagne. 

Ecco la serie di assaggi dalla botti di Paul Goerg, a Vertus. Istruzioni per l'uso: chiudere gli occhi e concentrarsi sui profumi e sulle caratteristiche del gusto. In questo modo sarà più facile riconoscere lo stile degli champagne prodotti. Naturalmente un primo assaggio potrà sembrare quasi surreale, ma dopo il primo, si comincia ad entrare nell'ottica che si tratta di una degustazione assolutamente diversa dal solito. Le aree di provenienza sono varie: dalla Côtes de Blanc a la la Montaigne de Reims, dai Blanc de Blancs, per definizione Chardonnay in purezza, ai Blanc de Noir, quindi champagne da uve Pinot Noir o Pinot Meunier (a bacca rossa), le differenze sono molteplici. Partiamo dal primo assaggio, da uve Pinot Noir e Pinot Meunier.

La sua caratteristica sono i sentori agrumati, sia al naso che al palato e una lieve persistenza, in particolare sulla parte superiore della lingua, quasi come l'effetto pungente. Il secondo è uno Chardonnay in purezza, codificato come 1TTB. Rispetto al primo, è molto più morbido e leggero al palato. Il terzo è ancora più leggero rispetto al precedente ed è codificato come CVBL13 – Jenues Vignes. Il quarto assaggio, codificato come CVBl 2013 Les Faucherets, è caratterizzato da diversi aromi che lo compongono. Dalle note di frutta, come pesca, banana, frutta gialla esotica in generale. Al palato presenta una media acidità.

Da questo assaggio in poi, i sentori diventano più complessi, perché passiamo in territori diversi, i Premier Cru. L'intensità dei sentori fruttati spicca al naso, ma anche al palato. Dal CVBl Terrates Premier Cru, che mantiene una persistenza notevole e che ad occhi chiusi lascia pensare già al tipo di champagne che produrrà, al Le bois, più fresco. E ancora al Qchetivins, ancora più pieno al gusto, così come Justice, che lascia trasparire quella morbidezza che tanto caratterizza lo stile Paul Goerg. Concludiamo la nostra full immersion con un altro Vin Clair, dal territorio di Verzenay, caratterizzata da una maggiore corposità e da una minore persistenza.

M. A. P.