Giunta alla settima edizione, la Guida ai vini dell’Etna, si conferma la più completa opera di catalogazione dei produttori vitivinicoli etnei. Dallo spirito pioneristico dei suoi curatori Fabrizio Carrera – direttore di Cronache di Gusto – e Federico Latteri – giornalista e esperto di fama internazionale del territorio etneo – la Guida ha lasciato intravedere, sin dal prima edizione, datata 2016, quelle luci che oggi sono letteralmente scaraventate sulla Muntagna. L’Etna è diventata la bella donna che tutti vorrebbero, “è il territorio più sexy del vino” secondo Fabrizio Carrera – e nel mentre i suoi riflettori si moltiplicano, diventano pluridirezionali, e le richieste dall’export diventano sempre più numerose. Sintomi che vanno ben aldilà di una moda passeggera. E’ segno, allora, di una qualità che, dopo decenni di silenzioso lavoro, si riappropria dei suoi meriti.
Ma “parlare di Etna è riduttivo. E’ necessario ragionare per versanti” anticipa Federico Latteri aprendo anche la Masterclass tenutasi negli spazi della wine2digital durante la seconda giornata del Vinitaly 2023. Non un caso, infatti, che la degustazione, in inglese, si tenga proprio nel posto più internazionale della fiera. “C’è un’estrema varietà di fattori che bisogna prendere in considerazione quando si parla di un vino etneo: il suolo, le altitudini, i diversi microclimi che si generano da un luogo all’altro, senza sottovalutare, poi, il fattore umano”. Ecco perché la guida è stata scientemente suddivisa in quattro parti, tante quante sono i versanti. Così offrendo una panoramica più chiara e più leggibile sulle attuali 133 contrade oggi riconosciute dal Disciplinare come veri e propri cru e individuati sui diversi versanti, all’interno della Doc Etna. Oltre 450 referenze degustate nell’edizione 2023, tra 126 viticoltori. Tanti quanti le singole schede della guida che rappresentano un po’ la somma ultima di numeri e dati tecnici, in uno con i racconti aziendali e le note di degustazioni tanto sintetiche quanto esaustive.
Tra queste, anche, alcune giudicate “imperdibili”. Ben 29 le etichette “coup de cœur” nell’edizione 2023. “Li definirei vini traccianti. Non necessariamente, quindi, i vini che avrebbero ottenuto un punteggio superiore in una degustazione, ma piuttosto quelli che con estrema nitidezza sanno delineare il territorio e le sue differenze tra versanti”, precisa Latteri alla degustazione che ha visto la sala sold-out da settimane ormai con la presenza di un ampio pubblico tra stampa nazionale e internazionale e interessati Masters of Wine.