Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

L’Efow attacca l’Europa: “Nessuna semplificazione. A rischio anche Dop ed Igp”

04 Febbraio 2016
bernard_farges_efow bernard_farges_efow


(Bernard Farges, neo presidente di Efow. Ha sostituito Riccardo Ricci Curbastro)

Dura denuncia dei produttori europei di vini d'origine, l’Efow, l’European federation of origin wines, tra cui le grandi eccellenze italiane, contro la Commissione europea: dietro la cosiddetta 'semplificazione' normativa sul vino – affermano – si cela una riforma che persegue lo smantellamento della regolamentazione specifica al comparto, senza un mandato politico. Nel mirino, anche Dop, Igp, menzioni tradizionali ed etichettatura.

La Federazione dei vini d'origine spiega che la Commissione dell’Unione europea ha messo sul tavolo diversi progetti di atti delegati e di esecuzione con cui si propone di smantellare il testo di base del settore (il regolamento 607 del 2009) sulle denominazioni di origine protette, le indicazioni geografiche protette, le menzioni tradizionali e l'etichettatura, distribuendone una parte in testi diversi, a volte di natura orizzontale (quindi non più specifica al settore ndr)e dimenticando molte regole che si applicano soprattutto ai vini di origine. E altri progetti dovrebbero seguire'. Per il neopresidente Bernard Farges, ''questo approccio complica la normativa agli operatori invece di semplificarla. Come é possibile, si domanda, che la sostituzione di un testo unico con molti testi, con discussioni separate, può semplificare le cose. Al momento c'è una reale mancanza di chiarezza''. Insomma, prosegue, ''la Commissione, sotto la copertura della semplificazione compie un ulteriore passo verso la liberalizzazione del settore che permetterebbe, tra l'altro a vini senza indicazione geografica (Ig) di ottenere vantaggi riservati ai vini di origine. Constatiamo anche modifiche di elementi essenziali: dalle menzioni tradizioni al nome dei vitigni alla forma delle bottiglie e su altri temi''.

C.d.G.