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Scenari

Le ultime tendenze del consumo del vino: Stati Uniti al top, Cina super e occhio al Prosecco

02 Marzo 2017
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Non si arresta la crescita del consumo di vino negli Stati Uniti. Sono il Paese dove si beve di più e dove i consumi continueranno a crescere nei prossimi 4 anni. 

Nel 2016 il paese a stelle e strisce sono stati consumati 341,5 milioni di casse da nove litri. E nel 2020 saranno saranno oltre 358 milioni, con un aumento del 4,9% secondo un rapporto pubblicato questa settimana dalla fiera Vinexpo e società di bevande di ricerca Iwsr. C'è di più. Perché negli Stati Uniti stanno aumentando anche i consumi dei vini di lusso. Come le vendite al dettaglio, previste in crescita dell'11% fino al 2020, il doppio, per esempio del Regno Unito. Solo la Cina, stando alle previsioni, correrà più veloce ma solo in termini di volume, mentre il mercato del Regno Unito resterà più o meno stabile, visto che la maggiore domanda dello spumante compenserà le perdite nel settore dei vini fermi. Obiettivo e strategia dei produttori è quello di “catturare” il mercato dei Millennante compensa un calo ancora il consumo di vino. Obiettivo dei produttori è quello di “catturare” il mercato dei Millennials che, però, stanno bevendo meno vino rispetto alle precedenti generazioni. Ma bevono decisamente meglio. 

Il problema, come rivela a Decanter l'amministratore delegato di Vinexpo, Guillaume Déglise, è che i Millennials “sono meno fedeli ai prodotti. Ma credo che l'industria del vino abbia bisogno di adattarsi”. Le loro abitudini stanno cambiando. Sono più attenti a quello che bevono, alla loro provenienza, “al bere più riflessivo”; ha detto Déglise. 

Non si arresterà, invece, la crescita del Prosecco a livello globale. Entro il 2020, il consumo di Prosecco crescerà del 13,6%, fino a 34,4 milioni di casse da nove litri. “Il Prosecco ha creato un vero e proprio cambiamento nel mondo del vino – ha detto Déglise – In questo momento è quello che le persone vogliono bere. Il suo successo? Anche il prezzo. E' percepito come un lusso, ma non quanto lo champagne”. Per quanto riguarda il Regno Unito, incognita Brexit. Il consumo di vino è in calo e le prospettive raccontano che calerà ancora: – 1,6 per cento entro il 2020. La Brexit ha fatto aumentare i prezzi e il mercato del vino ne ha risentito. “In particolare – sostiene Déglise – il mercato dei vini economici, quelli che costano 5 sterline a bottiglia. Sarà difficile, infatti, mantenere questi valori in futuro”. 

C.d.G.