I nomi rivelati nel corso della 35esima assemblea annuale Le Soste
(La presentazione dei nuovi chef de Le Soste – ph Paolo Picciotto)
Le Soste quest’anno è arrivata a quota 85, rappresentando i migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e nel Mondo.
L’idea originaria prese forma nel 1982 durante una cena tra ristoratori amici: alcuni tra i maggiori chef italiani stabilirono di incontrarsi periodicamente per condividere spunti e progetti sull’enogastronomia italiana d’eccellenza e rendere noti ai propri clienti i ristoranti che perseguivano quotidianamente gli ideali di cultura gastronomica, convivialità, accoglienza, cortesia e raffinatezza. Il modello di riferimento furono dal principio le grandi Associazioni francesi come Traditions et Qualité e Relais Gourmands. Da allora tanti anni sono passati, ma lo spirito di amicizia tra i diversi Soci, nonché il percorso comune teso all’alta qualità, animano ancora oggi i membri Le Soste.
Durante la manifestazione di Identità Golose si è tenuta la 35esima Assemblea Annuale dove si sono discusse le attività dell’anno passato, è stata presentata la guida cartacea 2017 che vede protagonisti gli chef, con dei ritratti espressivi che occupano un’intera pagina della guida, in accordo con le tendenze imperanti nel mondo della tv e dei social network. Altra novità dell’anno 2017 è l’applicazione, scaricabile gratuitamente su ogni device mobile, dove oltre alle informazioni sui ristoranti soci e alle news relative agli eventi dell’associazione, saranno inseriti dei materiali dai soci stessi.
I NUOVI SOCI 2017
Entrano in guida il ristorante Christian&Manuel all’interno dell’hotel Cinzia di Vercelli, capitanato dai fratelli Costardi; Vun all’interno dell’hotel Park Hyatt di Milano, grazie alla mano dello chef Andrea Aprea; Inkiostro a Parma, con l’energia dello chef Terry Giacomello; La Bandiera di Civitella Casanova (PE) per la cucina dello chef Marcello Spadone; Krèsios di Telese Terme (BN) diretto dal giovane Giuseppe Iannotti.
(Un momento del congresso – ph Paolo Picciotto)
I PREMI
Un anno ricco di premi e nuove prime edizioni:
Il premio Le Soste Ospitalità di Sala di Cantine Ferrari, prima edizione, è stato assegnato a Giuseppe Palmieri, maître di Osteria Francescana: da autodidatta del vino a capitano di una sala tra le più importanti del mondo, il suo motto è, non a caso, “basso profilo e altissime prestazioni”.
Il premio Le Soste alla Carriera di Allegrini, seconda edizione, è stato consegnato a Aimo e Nadia Moroni: per aver contribuito a fare grande una nascente Milano gastronomica e per l’assoluta fedeltà ai saperi e ai sapori italiani.
Il premio ASPI Best Wine Estates of Italy, prima edizione, è stato consegnato a Tenuta Biodinamica Mara: Per aver arricchito la nobiltà e la storia del vino italiano per la produzione di vini biodinamici “unici”, espressione del territorio romagnolo ma anche del genio e della creatività del viticoltore.
Il premio Franco Ziliani – Le Soste all’Innovazione di Berlucchi, seconda edizione, è stato assegnato a Enrico Crippa: per l’entusiasmante ascesa e per la creatività gustativa che non prevarica mai la continua ricerca verso la perfezione, prendendo il meglio delle Langhe e reinterpretandolo.
Il premio Le Soste Blog dell’anno di Grana Padano, prima edizione, è stato assegnato a Gnam Box: per la passione con cui sa trasformare il cibo in un momento di vera condivisione. Non solo ricette: Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari amano scoprirse piatti tipici, street food, nuovi trend e nuovi luoghi. Col loro stile inconfondibile e il motto “In food we trust” sanno resistere in modo contemporaneo e autentico, la gioia di essere una famiglia anche in chiave “millennials”.
Il premio Experience Pommery alla miglior selezione di Champagne, prima edizione, è stato assegnato a La Pergola: una selezione di Champagne unica per un luogo palcoscenico di creatività e ricerca. Quando la grande cucina diventa un’esperienza artistica di vita.
Il premio Eccellenza Artigiana di De Cecco, terza edizione, all’artigianato italiano di qualità, un patrimonio inestimabile per il Paese, un capitale che racchiude in sé il saper fare, la cultura e la tecnica che ci rendono unici e riconoscibili nel mondo, è stato assegnato a Landucci: per l’entusiasmo e l’energia sempre costanti nel suo percorso di crescita, dagli esordi artigiani alle rivoluzioni tecnologiche di oggi, in grado di produrre un prodotto di eccellenza da portare sulle tavole italiane senza mai rompere i legami con la tradizione.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO 2017
- Gualtiero Marchesi – Presidente onorario
- Ezio Santin – Presidente onorario
- Claudio Sadler –Sadler–Presidente
- Antonio Santini –Dal Pescatore –Vice-presidente
- Massimo Bottura – Osteria Francescana– Vice-presidente
- Angelo Valazza – Al Sorriso –Consigliere
- Francesco Cerea – Da Vittorio–Consigliere
- Gennaro Esposito – Torre del Saracino- Consigliere
- Moreno Cedroni – Madonnina del Pescatore– Consigliere
- Martin Dalsass – Talvo By Dalsass– Consigliere
C.d.G.