Nasce il coordinamento tra gli imprenditori agricoli e della produzione del sale marino italiani: Confagricoltura e le società di gestione delle Saline di mare dell’Italia formalizzano la loro collaborazione dettata dai molti punti in comune tra l’attività agricola e la coltivazione del sale marino. Primo obiettivo: dimostrare che la coltivazione del sale marino è assimilata all’attività agricola, dando così riconoscimento ad un comparto che opera nella salvaguardia del territorio, dell’ambiente e dell’ecosistema producendo un elemento naturale di grande valore nutrizionale.
I protagonisti di questo accordo saranno Atisale Spa che con le saline di Margherita di Savoia, tra le più grandi di Europa con 4.500 ettari in produzione, e di Sant’Antioco si configura come il maggior produttore di sale marino italiano; Saline Ing. Luigi Conti Vecchi nella Laguna di Santa Gilla a due passi da Cagliari, con quasi 2.800 ettari in produzione; Sosalt Spa con le saline nella fascia costiera tra Trapani e Marsala, circa 1.000 ettari in produzione e maggior produttore di sale marino in Sicilia; il Parco della Salina di Cervia, oltre 800 ettari di estensione, fulcro dell’economia del ravennate e della Romagna per oltre 150 anni, che tanto ha fatto per la valorizzazione del sale marino italiano; Isola Longa, situata nell’omonima isola dell’arcipelago dello Stagnone nel trapanese, con un’estensione di circa 200 ettari. Loro, assieme a Confagricoltura, sono sostenuti inoltre dalle saline di Trapani Oro di Sicilia, Ettore e Infersa ed Isola di Calcara. Insomma l’intero mondo della produzione italiana del sale marino.
Le saline di mare sono vaste aree naturali di acqua di mare nelle quali si pratica la salicoltura tramite la gestione da parte dell’uomo del suolo e dell’acqua e l’azione evaporante degli elementi della natura quali il sole ed il vento con lo scopo finale della raccolta del sale. La salicoltura, infatti, è l’attività di raccolta del cloruro di sodio contenuto nell’acqua di mare fatta evaporare in aree appositamente dedicate attraverso la movimentazione lungo percorsi tesi ad esaltare l’azione evaporante del sole e del vento. Come per l’agricoltura praticata sulla terra, quindi, questa attività segue il ciclo delle stagioni ed è soggetta al clima ed ai fenomeni atmosferici. Le saline oggi sono parchi naturali poiché nei loro ambienti, controllati dal lavoro umano, si sono creati speciali areali di ripristino e salvaguardia di ecosistemi particolarmente adatti ad una flora ed una fauna eccezionali creando interessantissimi luoghi di biodiversità e di attenzione e salvaguardia del territorio italiano. Da un punto di vista naturalistico, quindi, le saline marittime rappresentano aree privilegiate per l’avifauna. La vita microscopica dei bacini fornisce nutrimento per fenicotteri, trampolieri, ibis e altri uccelli acquatici. Isolotti e argini ricoperti di vegetazione all’interno dei grandi bacini offrono agli uccelli posti in cui nidificare e riposarsi e li proteggono dai predatori. Come gli agricoltori, i salicoltori hanno un ruolo di primaria importanza come conoscitori e difensori dell’ambiente.
In Italia la produzione di sale marino corrisponde mediamente a quasi 1,2 milioni di tonnellate/anno su un totale di oltre 4 milioni di tonnellate (tra salgemma, salamoia e sale marino). Anche in Europa la produzione di sale marino è circa il 10% della produzione di sale totale. I principali Paesi produttori di sale marino nell’Unione europea sono la Francia e l’Italia, seguiti da Spagna e Grecia. Il sale, oltreché per uso alimentare, viene impiegato nell’industria metallifera, vetraria, chimica, cartaria, farmaceutica, nell’edilizia, nel settore tessile, nella cosmetica e nei detersivi, come antighiaccio nel disgelo stradale. Nell’ambito alimentare vale la pena ricordare che il sale è elemento intrinseco e necessario nei prodotti di alta qualità quali ad esempio prosciutti e formaggi.
La presentazione della nuova “alleanza” si terrà domani, 22 novembre, a partire dalle ore 11,30 presso le saline Ettore e Infersa a Marsala in provincia di Trapani. Saranno presenti, tra gli altri, Rosario Marchese Aragona, presidente di Confagricoltura Sicilia; Massimo Grillo, sindaco di Marsala; Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani; Aldo Grammatico, sindaco di Paceco; Ciro Zeno, capo progetto, Giacomo D’Alì Staiti, presidente e Ad Sosalt Spa; Piero Galli, Ad Salina Isola Longa; Sandro Gambuzza, vice presidente nazionale Confagricoltura; Luca Sammartino, vice presidente regione siciliana.