Gli americani sono i principali “fan” della cucina stellata italiana. Seguono inglesi e francesi
(Sergio Lovrinovich,capo redattore della Guida Michelin)
Un giro di affari da 282 milioni di euro. Senza contare il conto del ristorante stellato.
Sono questi i numeri emersi dallo studio “Taste Tourism”, condotto da JFC nel 2016 sui ristoranti stellati italiani. Insomma le Stelle della guida Michelin portano turismo. E questo è un dato di fatto. “Da dove provengono i clienti dei ristoranti stellati Michelin? – ha detto il caporedattore della Guida Michelin Sergio Lovrinovich, che anche quest'anno ha mantenuto l'anonimato sul suo volto – Per quanto riguarda l’Italia, la maggior parte della clientela è residente in Lombardia, poi in Piemonte ed a seguire in Emilia Romagna; queste tre regioni generano il 28,5% del totale della clientela italiana dei ristoranti stellati nazionali”.
Mentre gli americani sono i principali “fan” stranieri della cucina stellata italiana. Loro rappresentano il 21% sul totale della clientela straniera, seguiti da quelli inglesi (14,2%), da quelli francesi (9,2%) e giapponesi (8,2%). Ancora: i clienti cinesi (6,9%), quelli belgi (6,6%), gli svizzeri (5,8%), i clienti provenienti dai Paesi Scandinavi (5,2%) e dalla Germania (4,5%).
“La Guida 2017 è un viaggio in Italia che davvero suggerisce molte deviazioni. “Con tre stelle su quattro localizzate nella zona delle Langhe e del Roero e una quarta a Pinerolo, il Basso Piemonte e le sue regioni vinicole, decretate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, quest’anno sono una delle regioni più dinamiche d'Italia, ad ogni livello, dai ristoranti gourmet alla ricchezza e qualità dei prodotti gastronomici d'eccellenza”, dice Lovrinovich.
C.d.G.