L’olio italiano è stato protagonista della seconda masterclass dedicata al prezioso elisir nella quarta e ultima giornata di Taormina Gourmet on tour. Vincenzo Russo professore di Neuroscienze ha parlato dell’importanza della comunicazione nell’olio a cominciare dall’etichetta che “oltre ad essere bella da vedere deve anche raccontarne i sentori. Solo in questo modo si potrà ottenere la reale percezione da parte del consumatore del suo valore in modo da chiarire il concetto di valore dell’olio extravergine d’oliva e a motivarne un costo diverso e maggiore rispetto agli oli dei supermercati”. Il maestro assaggiatore dell’Acap, associazione capi panel, Giuseppe Cicero ha tenuto anche la seconda masterclass dedicata all’olio extravergine d’oliva italiano. Anche in questo caso la degustazione si è svolta considerando alcuni fattori fondamentali al naso come il fruttato, e in bocca tra cui l’amaro e il piccante al palato.
Oltre a queste componenti, una volta ingerito l’olio assume sfumature diverse perché si riscalda e cambia alcune percezioni. Per questo un bravo assaggiatore deve riuscire ad avere una buona memoria gusto-olfattiva che gli consenta di mantenere vivo il ricordo della prima percezione in modo. In generale gli oli degustati hanno offerto una olfazione meno intensa di quella riscontrata negli oli Made in Sicily degustati durante la prima masterclass del giorno.
Gli oli degustati: Intini Coratina; Ramerino Fratonio; Boeri Taggiasca; Marfuga Moraiolo; Mimì Ogliarola.