Le isole firmano un manifesto comune rivolto all'Unione Europea.
La questione che le ha portate a impegnarsi insieme è la nuova Poltica agricola comunitaria. Quello che rivolgono a Bruxelles è la proposta per un miglior contributo delle aree insulari alla nuova riforma, non si tratta di richieste ma di una “partecipazione attiva al potenziale di innovazione”, così come il manifesto dichiara, che porta in seno la Pac. L'accordo è stato siglato, a margine dei lavori della Commissione Isole del Crpm, da Corsica, Cipro, Malta, Baleari, Azzorre, Isole del Nord Egeo e Sporadi (Tessaglia), Sicilia e Sardegna. Un piano di azione che rientra nel progetto Agrisles, nato per sostenere e incentivare lo sviluppo rurale e agricolo.
“I principali obiettivi di Agrisles – ha spiegato il governatore sardo Ugo Cappellacci – sono la sicurezza alimentare (certezza della risorsa e qualità), l'ambiente (agricoltura sostenibile, acqua, biodiversità) e l'equilibrio territoriale (mantenimento dell'agricoltura nelle zone interne, agroalimentare, turismo, tradizioni locali, identità sociale).
“Le isole – ha aggiunto il presidente – chiedono un diverso orientamento dell'Unione europea in merito ai pagamenti diretti, alle misure di mercato per la catena alimentare e un maggiore adattamento alle nostre specificità”. Su quest'ultimo punto i firmatari rivendicano un miglioramento del potenziale di innovazione della Pac e propongono di individuare nelle terre insulari un potenziale laboratorio per le altre aree marginali europee. Il documento prevede anche che i partner elaborino una strategia comune con la creazione di una rete delle isole per l'innovazione in agricoltura e per lo sviluppo rurale”. “Vogliamo dare così un carattere attivo, non di pura e semplice richiesta, alle nostre rivendicazioni finalizzate – ha sottolineato Cappellacci – a salvaguardare e rilanciare un settore fondamentale per la nostra economia e per la nostra società. Faremo fronte comune anche sulle nuove regole per il Piano di sviluppo rurale 2014-2020 e sui finanziamenti per l'indennità compensativa”.