di Michele Pizzillo
Semplice e molto efficace lo slogan delle Donne del Vino – che a Firenze hanno organizzato la rassegna “Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio” in attesa del G20-Agricoltura in programma il 17 e 18 settembre -: “Il vino del futuro? E’ bio, sostenibile e parla al femminile”.
I dati che hanno portato a questo slogan saranno ulteriormente approfonditi nel corso dell’incontro in programma lunedì 13 che, anticipa Donatella Cinelli Colombini, presidente delle Donne del Vino “che prenderà in esame due aspetti importanti ma poco conosciuti dell’impatto ambientale del vino: il vetro leggero delle bottiglie e l’efficientamento energetico con il premio Enea-Federesco. Emerge con chiarezza dalla ricerca come, per le Donne del Vino, il rispetto ambientale sia un “prerequisito” e che l’associazione sia percepita come un aggregatore virtuoso degli sforzi individuali. Sforzi che sono ben visibili: il 51% ha la certificazione bio o sta per ottenerla. Il 33% usa bottiglie leggere (sotto i 500 grammi per i vini fermi e gli 830 grammi per gli spumanti) sull’intera gamma e il 40% su almeno la metà dei vini. Incrociando i dati è quindi emerso un approccio alla sostenibilità a 360°, dal vigneto al confezionamento del prodotto finito sia per le aziende biologiche che convenzionali”.
La crescita della sensibilità è evidenziata anche dalla scelte del 20% delle imprenditrici che hanno introdotto il vetro leggero sui vini fini (sopra i 10 euro franco cantina) negli ultimi 3 anni. Altro dato incoraggiante emerso dalla ricerca è la reazione positiva, di fronte a questa scelta, del 37% degli importatori esteri e soprattutto in Canada e Scandinavia. Se consideriamo che il 40% dei rispondenti esporta oltre la metà del suo vino si tratta di un dato decisamente incoraggiante. Meno buona la risposta dei buyer italiani che per il 28% hanno reagito negativamente con solo il 14% (sale al 16% per gli enotecari) che hanno approvato la decisione su bottiglie più “ambientaliste” ma meno appariscenti. Infine uno sguardo sui combustibili più usati: nell’ordine sono metano 35,7%, gpl 25,5% e gasolio 13,3%. A Firenze, comunque, emergeranno ulteriori particolari perché oltre agli interventi dei rappresentati delle istituzioni (Cecilia Del Re, assessore all’ambiente del comune di Firenze che in veste di padrona di casa introdurrà l’incontro, ci saranno Gennaro Giliberti, dirigente della Giunta Regionale della Toscana e Federico Rossi Ferrini, responsabile area vitivinicola e agricoltura di Chiantibanca, che parlerà del ruolo del credito nella transizione ecologica) Paola Rastelli, sommelier e Donna del Vino, ideatrice del “progetto sul vetro leggero”, illustrerà come si è sviluppato il sondaggio a cui hanno risposto 108 Donne del Vino produttrici. Permettendo, così, di fotografare la situazione attuale e ad accrescere la sensibilità sul peso delle bottiglie visto che la produzione di ogni chilogrammo di vetro equivale a un’emissione di 2,7 chilogrammi di Co2. Le risposte al questionario e a precedenti interviste con le socie sono state analizzate da Marta Galli, della celebre famiglia dell’Amarone Le Ragose e dottoranda all’Università del Sacro Cuore di Milano.
Poi, sul tema dell’efficientamento energetico c’è anche il Premio Enea Federesco “Donne di Classe A” che sarà consegnato alle 6 cantine guidate da imprenditrici italiane che hanno scelto di investire in efficienza energetica per aumentare la loro competitività, risparmiando energia e creando le condizioni per una crescita sostenibile della loro impresa, in linea con le sfide dell’Agenda 2030. Sarà Ilaria Bertini, direttore del Dipartimento Unità Efficienza Energetica di Enea a consegnare la targa “Cantina dell’anno” a José Rallo dell’Azienda Donnafugata. Una scelta che “vuole premiare la capacità e l’impegno, tutto femminile, di guardare al futuro non solo con un’attenzione al profitto ma soprattutto con una cura all’ambiente e alla qualità dei prodotti, introducendo l’efficienza energetica in un settore prioritario per quanto riguarda la sostenibilità”, commenta Ilaria Bertini. Mentre il premio “Donne di Classe A” nasce dalla campagna per l’efficientamento energetico promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, ed istituito da Enea in collaborazione con Federesco rappresentato dal presidente Claudio Ferrari e dalla fondatrice delle Donne del Vino Elisabetta Tognana. Le altre Donne del Vino che saranno premiate sono: Elena Fucci (Azienda Elena Fucci), Ilaria D’Eusanio (Chiusa Grande), Vincenza Alessio Librandi (Librandi), Anna Brisotto (San Simone) e Laura Angelini (La Pietra del Focolare).
L’incontro fiorentino proseguirà anche martedì 14 settembre, con il convegno “Enoturismo come difensore delle diversità e biodiversità”, al quale parteciperanno il sindaco di Firenze Dario Nardella, il vice presidente Regione Toscana Stefania Saccardi, il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli. Si terrà la presentazione del libro di Dario Stefano e Donatella Cinelli Colombini “Turismo del Vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche” (Ed. Edagricole); la presentazione dei dati dell’Osservatorio del Turismo del Vino delle Città del Vino a cura di Giuseppe Festa dell’Università di Salerno, nonché i contributi del Comune di Firenze (Firenze come wine destination) e della Regione Toscana pioniere in Italia dell’enoturismo. E, i tre esempi di buone pratiche di turismo del vino in Toscana: Alberto Tirelli Comune di Siena “Cantine bike friendly”; Emanuela Tamburini Movimento Turismo del vino “Vigneti aperti” ed Elena Roppa Donne del vino/Touring Club Italiano “Camper friendly”. A completare il tutto, la mostra personale della pittrice Elisabetta Rogai che, con la sua Enoarte dipinge con il vino, creando un collegamento fra la cultura, di cui la capitale toscana è tanto ricca.