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Scenari

Le denominazioni della Valpolicella sono più al sicuro: siglato accordo con l’Icqrf

04 Luglio 2018
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Controlli più serrati, anche e soprattutto nei canali di vendita online all'estero per le denominazioni “Amarone Docg”, “Valpolicella Doc”, “Valpolicella Ripasso Doc” e “Recioto della Valpolicella Docg” 


(Stefano Vaccari, Andrea Sartori e Olga Bussinello)

“Amarone Docg”, “Valpolicella Doc”, “Valpolicella Ripasso Doc” e “Recioto della Valpolicella Docg” sotto protezione, anche online con una nuova task force anticontraffazione. 

È stato siglato oggi, a Sant’Ambrogio di Valpolicella in provincia di Verona, il protocollo di cooperazione tra l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del Ministero delle Politiche agricole (Icqrf) e il Consorzio tutela vini Valpolicella. L’accordo, firmato da Stefano Vaccari, Capo dipartimento Icqrf e Andrea Sartori, presidente del Consorzio della più importante Dop di vino rosso del Veneto e a livello nazionale, prevede azioni di contrasto per ostacolare le vendite sui canali e-commerce, fino al sequestro, di prodotti evocanti e usurpanti i nomi “Amarone”, “Valpolicella”, “Valpolicella Ripasso” e “Recioto della Valpolicella” in Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Irlanda, Danimarca e negli altri Paesi scandinavi a regime di monopolio, ossia i principali mercati di destinazione delle top denominazioni veronesi. L’attività di tutela, secondo quanto previsto dal documento, sarà effettuata anche in collaborazione con altri organi di controllo internazionali abilitati al sequestro dei prodotti illeciti. 

“La tutela e la valorizzazione delle eccellenze vinicole e agroalimentari italiane sono tra le nostre priorità – ha affermato il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio – Valpolicella, Amarone, Recioto e Ripasso rappresentano un fiore all’occhiello dello straordinario patrimonio Made in Italy e con l’accordo di oggi andiamo a rafforzare i nostri interventi in questa direzione. Stop ai falsi. Stop a chi pensa di guadagnare sfruttando sui mercati i nomi delle nostre indicazioni di qualità certificata. Il nostro sistema di controlli è tra i migliori al mondo. Un sistema di verifiche capillari in tutta la filiera e sul web. Per questo ringrazio tutti coloro che quotidianamente lavorano all’Icqrf”. 


(La firma dell'accordo)

“L’accordo di cooperazione firmato oggi rafforza ulteriormente la collaborazione già in atto tra Icqrf e il Consorzio sul fronte della tutela delle denominazioni della Valpolicella, con le due inserzioni top – Amarone e Valpolicella – tra le più imitate e falsificate sui mercati esteri – ha commentato il presidente Andrea Sartori – Complessivamente dal 2015 ad oggi, sono 25 le azioni di tutela dei marchi Dop promosse dal Consorzio, a cui si aggiungono 14 azioni attualmente in corso. Un impegno che ora si estende ai canali e-commerce, dove l’Amarone è il vino più venduto nella fascia ultra premium e luxury, seguito dal Valpolicella Ripasso e dal Valpolicella. Rilevante anche l’attività di registrazione e deposito internazionale dei marchi e delle denominazioni di origine a nome del Consorzio. Ad oggi, infatti, la protezione delle Dop rappresentate si estende a 32 paesi, con un totale di 123 depositi effettuati”.

Per Stefano Vaccari, Capo dipartimento Icqrf: “l’accordo consente di rafforzare l’azione di tutela dei nomi Valpolicella, Amarone, Recioto e Ripasso sui mercati Americani e Anglosassoni, dove i prodotti sono diffusi e apprezzati. In particolare, sulle due denominazioni “Amarone” e “Valpolicella”, Icqrf ha già attivato nell’ultimo biennio ben 85 operazioni di tutela sul web e fuori dei confini nazionali, con risultati importanti. Nelle ultime settimane abbiamo monitorato centinaia di siti web canadesi, statunitensi, britannici e irlandesi e, insieme al Consorzio, attiveremo nei prossimi giorni una massiccia azione di tutela su quei siti per rimuovere le inserzioni usurpanti i nomi Amarone e Valpolicella”.

Tra le misure contemplate dal protocollo, la nascita di una unità operativa interna al Consorzio, con personale formato dall’Icqrf e specificamente dedicato al monitoraggio web e alla segnalazione della frode. Parallelamente il Consorzio di tutela vini Valpolicella metterà a disposizione, già nei prossimi mesi, un servizio di formazione e informazione sulle specificità delle denominazioni “Amarone” e “Valpolicella”, per il personale degli organismi di polizia dei paesi esteri interessati dal controllo di autenticità dei due vini rossi della Valpolicella. Attivo da oltre 80 anni, il Consorzio di tutela vini Valpolicella rappresenta 286 aziende di imbottigliatori e trasformatori della Dop, per una filiera che conta 7 cantine cooperative, 2286 aziende agricole produttrici di uva.

Nel 2017, il vigneto Valpolicella ha raggiunto i 7.994 ettari. Sono poco più di 60 milioni le bottiglie delle denominazioni (Valpolicella, Amarone, Recioto e Ripasso) prodotte lo scorso anno, per un giro d’affari complessivo di 600 milioni di euro, di cui 355 milioni stimati solo per l’Amarone che traina l’export della Dop. L’anno scorso, infatti, il 68% della produzione di Amarone ha varcato i confini nazionali. Tra i principali paesi di destinazione Germania (24%), Stati Uniti (13%) e Svizzera (11%) che congiuntamente assorbono il 48% dell’export totale di Amarone. Seguono regno Unito (9%), Svezia e Danimarca (16%) e il Canada (6%).

C.d.G.