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Scenari

Le cantine più ricche d’Italia, 27 oltre 100 milioni di fatturato. Tenuta San Guido leader per redditività

01 Agosto 2023
Bottiglie di vino in cantina - ph Arno_M, Pixabay Bottiglie di vino in cantina - ph Arno_M, Pixabay

Sono 27 le cantine da oltre 100 milioni di fatturato registrato nel 2022. Ecco il dato principale che è stato pubblicato sul Corriere della Sera dalla giornalista Anna Di Martino (ne avevamo già anticipato una parte in questo articolo>) e che riguarda le più grandi cantine private e cooperative del nostro paese. Ma con un interessante focus anche sulla redditività delle cantine stesse. Tutte insieme compongono oltre il 60% del fatturato italiano generale del mondo del vino. Il giro d’affari cresce a doppia cifra, nonostante il contesto difficile. A guidare il comparto c’è il nucleo più forte, fotografato nell’esclusiva classifica delle 117 maggiori aziende vitivinicole italiane. Un campione significativo dell’industria nazionale del vino che rappresenta il 61,3% del giro d’affari totale del settore (contro il 55% del 2021), il 65,8% delle esportazioni (contro il 54,6% 2021) e il 56,07% delle vendite domestiche.

Analizzando i dati, le prime dieci cantine italiane per fatturato sono: Argea (455,1 milioni), Italian Wine Brands (430,3), Gruppo Santa Margherita (260,4), Marchesi Antinori (245,8), Fratelli Martini (237), Casa Vinicola Zonin (200). Marchesi Frescibaldi (153,9), Gruppo Lunelli (151,6), Villa Sandi (145,3) e Mionetto (139,4). Invece, tra le prime dieci cooperative spicca, come di consueto, Cantine Riunite & Civ (698,5 milioni), Gruppo Caviro (417,4), Cavit (264,8), La Marca Vini e spumanti (235), Terre Cevico (168), Gruppo Vivo Cantine (164,1), Cadis 1898 (143,(), Cantine Ermes (130,1), Collis Veneto Wine Group (127).

I tre maggiori imbottigliatori privati sono Italian Wine Brands con 168 milionidi bottiglie, seguito da Argea con 162,2 milioni e Contri spumanti con 77,7 milioni. Molto interessante la classifica della redditività del 2022, ossia delle dieci aziende private con un rapporto ebitda/fatturato superiore al 25 per cento. L’ebitda è il margine operativo lordo, ossia l’utile dell’azienda. Leader incontrastato è Tenuta San Guido con il 62,29 %, seguito da Biserno (52,78%), Jermann (48,46%), Marchesi Frescobaldi (38,99%), Gruppo Santa Margherita (34,64%), Argiolas (30,64%), Cusumano (30%), Marchesi Antinori (26,85%), Famiglia Cotarella (25,09%) e Marchesi Mazzei (25,03%). Per quanto riguarda le aziende private con più di 500 ettari di proprietà, al primo posto incontrastato posto c’è Marchesi Antinori con 3 mila ettari; poi Casa Vinicola Zonin (1.700), Marchesi Frescobaldi (1.572), Banfi (1.027), Le Tenute del Leone Alato (900), Terra Moretti (899), Tommasi Family Estate (800), Gruppo Santa Margherita (648), Cusumano (525) e Feudi di San Gregorio (500). Ultima classifica riguarda le aziende che hanno aumentato maggiormente il proprio fatturato rispetto all’anno precedente. Al primo posto con un aumento del 137,14 % c’è Prosit Group; al secondo posto Mack & Schuhle Italia con + 50,20%; terzo posto per Gruppo Vivo cantine (+41,57%). Completano la top ten Vignaioli Veneto friulani (+39,22%), Barone Ricasoli (+38,84%), Cantina viticoltori Ponte (+34,33%), Viticoltori Friulani La Delizia (+33,89%), Mionetto (+33,42%), Cantine 4 Valli (+33,34%), e La Marca Vini e Spumanti (+31,28%).