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Scenari

Le birre artigianali ai tempi del coronavirus

15 Marzo 2020
birra_artigianale birra_artigianale

di Andrea Camaschella

Senso di responsabilità, consapevolezza e stringere i denti per resistere è il mantra che serpeggia, in questi tempi, tra i birrifici e tutti i locali, siano essi ristoranti, pizzerie, bar, pub (cosa sono poi i pub per la legislazione italiana ancora non mi è molto chiaro), negozi con mescita o altro ancora, che si occupano di birra artigianale.

Se siete usciti indenni, a livello respiratorio, leggendo la frase sopra è un ottimo segno della vostra salute. Cercherò di non mettervi più alla prova. Quantomeno non prima delle canoniche due settimane. La preoccupazione per le proprie imprese, grandi o piccole, ovviamente c’è. Quanto si possa resistere in termini di settimane o mesi è un calcolo che tutti stanno facendo. Conviene, per chi ne ha la possibilità secondo i vari decreti che si susseguono, restare aperti? O costa di meno restare chiusi, risparmiando sui costi vivi? Sono domande all’ordine del giorno. Qualcuno ha reagito ancora prima dei decreti che l’hanno poi raggiunto, chiudendo o riducendo le attività. Senso di responsabilità appunto. Perché creare i presupposti che potrebbero far ammalare delle persone, anche indirettamente, per vendere una birra in più non interessa chiaramente a nessuno.

Qualcuno mi fa notare che non essere in Gdo (la grande distribuzione organizzata, i super market e i centri commerciali) è oggi fonte di problema. In parte è vero, è un argomento aperto da lungo tempo che merita riflessioni molto approfondite. La chiudo facilmente così: al momento non si sono create le condizioni necessarie per la maggior parte dei birrifici per vendere su quegli scaffali. Impossibile creare ora, su due piedi, quelle condizioni. Sarà un motivo per spingere sull’acceleratore, anche se resto sempre un po’ dubbioso della qualità del prodotto trattato da mani inesperte (e poco interessate a rendere quelle mani più esperte). Altro problema, la maggior parte dei birrifici non è attrezzata per la vendita on line a privati. Manca dell’infrastruttura e degli accordi con la logistica. Attivarla in questi giorni è un po’ complesso, soprattutto perché molti non sono in grado di confezionare i piccoli ordini avendo già lasciato a casa i dipendenti. I costi fissi, inferiori a quelli dei birrifici per carità, restano ma anche molti locali hanno chiuso prima che i vari decreti glielo imponessero, chi per ragioni economiche, vedendo diminuire o scomparire i clienti, altri, molti proprio per non rischiare sulla salute dei clienti. Si attendono gli aiuti economici dal Governo e la fine di questo periodo surreale, che ti fa sobbalzare quando senti,come mai prima un’auto o una voce sotto casa.

Si pensa soprattutto al futuro: UnionBirrai – e in generale i birrifici – sta pensando a delle soluzioni per far sì che la ripresa ci sia, appena possibile. Occorrerà spingere molto sul “made in Italy”, motivando una scelta consapevole per sostenere i piccoli imprenditori. Spazi di manovra ci sono, cauto ottimismo c’è. Insomma il messaggio che passa è “bevete a casa (se trovate una birra), bevete artigianale” per aiutare un comparto che è in difficoltà.

E qualche birrificio potrebbe venirvi incontro:

Il birrificio Ofelia ha un sito di e-commerce con consegna in tutta Italia – immagino un po’ rallentate, visto che tutti stanno ordinando via web – ma se volete una delle loro intriganti birre (ve ne ho scritto spesso qui su Cronache di Gusto). Tra l’altro hanno anche una Gluten Free, la Glu. Ecco il link: https://birraofelia.it/le-nostre-birre/birra-a-domicilio/

Baladin, lo storico birrificio piemontese, ha ovviamente un sito di vendita on line che permette di acquistare le loro birre, le bevande, i succhi di frutta e pure gli “Spirits”, Beermouth incluso. https://shop.baladin.it

Per chi è di Palermo Ballarak in tempi non sospetti ha attivato un servizio attraverso Social Food, potenziando l’offerta di consegna a domicilio anche durante il giorno. Prelibatezze dalla cucina e soprattutto le fantastiche birre di Eugenio Ricca direttamente a casa per sopravvivere con stile alla noia. Ecco il link: https://www.socialfood.it/palermo/ballarak

Per chi cerca birre particolari, figlie di fermentazioni non canoniche che portano a birre sour di gran pregio, anche Cantina Errante ha una piattaforma di consegna a domicilio. Le informazioni le trovate qui: https://www.cantina-errante.it/online-store

Ci sono sicuramente altri birrifici organizzati in questo senso: spero ci segnalino il modo di reperire le loro bottiglie così da tenervi aggiornati.Esistono poi siti specializzati che offrono il servizio di consegna di birre artigianali a livello nazionale come Cantina della Birra e Birra Life. Una sola raccomandazione: comprate solo birre artigianali italiane!