Si è chiusa con un realizzo totale di circa 1,2 milioni di euro (inclusi diritti) e più del 93 per cento dei lotti venduti l’asta di vini pregiati e distillati organizzata in Sala Bolaffi a Torino. Nella prima giornata, dedicata ai vini italiani, le più importanti etichette toscane e piemontesi hanno raggiunto i migliori risultati. Per la Toscana, in particolare, due lotti da 12 bottiglie ciascuno di Le Pergole Torte 1996, Montevertine (lotti 485 e 484, 4.250 euro e 3.750 euro), quattro bottiglie di Masseto dal 1995 al 2001 (lotto 457, 3.250 euro) e 12 bottiglie di Solaia 2000 (lotto 323, 3.250 euro); per il Piemonte, una magnum e tre bottiglie di Barolo Monfortino Riserva 2013 Giacomo Conterno (rispettivamente lotto 98, 4 mila euro, e lotto 96, 3.250 euro).
Nella seconda giornata, che ha avuto come protagonisti i grandi vini francesi e i distillati, sono stati messi a segno i top lot dell’intera vendita. Sul podio, al primo, al secondo e al terzo posto, tre lotti dal prestigioso Domaine Henri Jayer: due magnum di Vosne-Romanée Cros Parantoux 1996 (lotto 941, 55 mila euro), due bottiglie di Vosne-Romanée Cros Parantoux 2001 (lotto 942, 35 mila euro) e una bottiglia di Vosne-Romanée Cros Parantoux 1996 (lotto 940, 12.500 euro). Da segnalare, inoltre, tre bottiglie di La Tâche 1989, Domaine de la Romanée-Conti (lotto 839, 11.250 euro), una bottiglia di La Romanée 2010, Comte Liger Belair (lotto 877, 5.000 euro) e una bottiglia di Ermitage Cuvée Cathelin 1990, Domaine J.L. Chave (lotto 1045, 6.875 euro).
Tra i distillati, il Clynelish 23 Years Old (lotto 1116, 10 mila euro) e una bottiglia di Macallan “Red Ribbon” hand written label 1940 bottled 1981 (lotto 1072, 7.500 euro). Il risultato conferma il trend positivo dei vini italiani e l’interesse da parte dei collezionisti e degli investitori per bottiglie che col tempo diventano sempre più introvabili.