Con l’arrivo del maltempo dopo il grande caldo nelle campagne è allarme grandine che è l’evento climatico avverso più temuto in agricoltura che ha provocato danni per la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro solo nelle aziende assicurate lo scorso anno. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’allerta meteo in molte regioni del nord compresa la Romagna alluvionata. Un nuovo allarme dopo un mese di luglio che dovrebbe essere confermato come il più caldo di sempre ma che è stato anche caratterizzato da 1288 eventi estremi, praticamente raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo un’analisi Coldiretti su dati Eswd. Nelle zone interessate dall’allerta sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta e sono state stese a protezione le reti antigrandine che tuttavia non ancora sufficientemente diffuse. La caduta della grandine nelle campagne è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro.
La grandine colpisce i frutti in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis. Il risultato è che con l’ultima ondata di maltempo i danni alle produzioni agricole superano i 6 miliardi dello scorso anno, secondo Coldiretti. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.