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Scenari

Langhe e Roero il peggio è passato: “Il gelo ha distrutto solo pochi filari”

28 Aprile 2017
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Le gelate che stanno interessando gran parte dell'Europa, hanno distrutto ettari di vigneti, compromettendo, in molti casi, la vendemmia del 2017.

Ma, per fare alcune precisazioni, sugli eventi climatici della scorsa settimana, che hanno portato a repentini abbassamenti di temperatura nelle zone di Langhe e Roero, il Consorzio ha diramato una nota stampa.

“Nella prima mattina del 19 aprile si è verificato un forte abbassamento delle temperature dovuto all'arrivo di correnti di aria fredda provenienti dal nord Europa che hanno causato nelle vallate un abbassamento delle temperature sotto gli zero gradi, per effetto dell' inversione termica. Eventi simili si sono verificati già in passato senza creare danni sostanziali, in quanto i fondovalle raccolgono, come un serbatoio, queste masse di aria gelida – si legge nella nota –  In relazione alla notte del 19 aprile, si sono verificate particolari condizioni, con venti che hanno spinto queste masse di aria gelida negli anfratti delle colline producendo delle ustioni sui germogli ormai in fase di sviluppo destando non poche preoccupazioni. Nelle Langhe, i vigneti sono posizionati sui versanti delle colline per cui abitualmente non vengono interessati da questi fenomeni, ma in questo caso tali correnti si sono spinte anche ad altitudini inusuali. Oggi, a distanza di una settimana, siamo in grado di quantificare la portata dell’evento. Le gelate per fortuna non hanno interessato vaste aree di vigneti, i danni sono riconducibili a zone molto circoscritte e in alcuni casi hanno interessano solo pochi filari. La stagione è ancora agli inizi, e confinando in un buon andamento climatico, non si esclude la possibilità che alcuni vigneti possano recuperare parte del danno, specialmente su alcune varietà più fertili. Riteniamo pertanto che non ci siano elementi per creare allarmismi e che possano far presagire delle drastiche riduzioni sulla produzione dell’annata in corso”.

C.d.G.