(Mariano Fernandez-Amunategui, Bruno Prats e Franco Martinetti)
Un viaggio alla scoperta della Sicilia enologica. Partendo dall’Etna per poi proseguire attraverso cantine della Sicilia centrale e occidentale. Una tre giorni “full-immersion” per una sessantina circa di soci dell’Academie internationale du vin che ha sede a Parigi e che per la prima volta, dall’8 al 10 giugno 2016, visiteranno la Sicilia.
Si parte, come detto, dal vulcano più alto d’Europa, che custodisce una varietà incredibile di vini. “La Sicilia non è più di moda come tre-quattro anni fa – dice Francesco Martinetti, che è stato presidente dell’Accademia fino al 2009 e che oggi ne è il presidente onorario – ma in ogni caso siamo molto attratti dalla sua diversità. Riteniamo che l'Etna grazie a vitigni come il Nerello Mascalese o il Nerello Cappuccio esprima vini di grande eleganza e finezza. D'altra parte l'Etna ha un clima continentale pur essendo al centro del Mediterraneo. E tutto questo aiuta. Da qui, poi, ci sposteremo per visitare anche altre cantine nel resto dell’Isola”.
L’accademia, fondata nel 1971 dal giornalista-editore e grande appassionato di vini Constant Bourquin, oggi conta un centinaio di soci, non tutti necessariamente produttori di vino. A l suo interno, infatti, ci sono anche giornalisti ed altri addetti ai lavori. Tra i soci, gli italiani, come detto Franco Martinetti che è anche presidente onorario insieme a Jacques Puisais; poi ci sono Angelo Gaja, Pio Boffa di Pio Cesare, Maurizio Zanella di Ca’ del Bosco, Donatella Cinelli Colombini, Daniele Cernilli alias Doctor Wine e l’unico siciliano, Salvatore Geraci di Palari. Oggi il presidente è il cileno Mariano Fernandez-Amunategui, vice presidente delegato Bruno Prats, ex proprietario di Château Cos d’Estournel, Saint-Estephe, nella regione di Medoc, Aquitania.
Nella visita il gruppo comincerà il suo tour partendo proprio dalle cantine dell'Etna tra cui Passopisciaro di Andrea Franchetti e Benanti.
C.d.G.