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Scenari

La pasta fatta con farine di grillo o camola: la prova assaggio di un piatto a base di insetti

03 Maggio 2017
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di Geraldine Pedrotti

Sono spesso considerati una fastidiosa seccatura per gli esseri umani, ma sono gli insetti la nuova frontiera del cibo: è ampiamente accettato, infatti, che entro il 2050 il mondo ospiterà 9 miliardi di persone e per sfamarle tutte si dovranno necessariamente comprendere anche gli insetti nella nostra alimentazione.

Di questo si parlerà lunedì 8 maggio, alle ore 9,30 presso l'aula magna del dipartimento di scienze e tecnologie alimentari della facoltà di Agraria all'università di Palermo al convegno “Insetti a tavola? I Novel Food e le frontiere dell’alimentazione umana” organizzato dal Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, dal Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agroalimentari e il Consiglio interclasse Produzione e Tecnologie Agrarie dell’Università di Palermo. Un evento unico nel suo genere, che vedrà confrontarsi su questo tema docenti provenienti dagli atenei di Palermo, Bologna, Napoli e Piacenza e uno dei massimi esperti a livello mondiale sul tema degli insetti edibili, Paul Vantomme della Fao. Nella seconda parte dell’evento, invece, ci sarà un panel di degustazione scientifica di alcuni piatti a base di farine fornite dall’azienda SpaGrillo derivanti da due insetti, il grillo e la camola, e preparati da Teresa Armetta della Gastronomia Armetta. Si tratta di un test sperimentale, una prova di assaggio guidata per verificare, attraverso analisi statistiche, il gradimento di questo tipo di prodotti. Per partecipare è necessario iscriversi cliccando qui. Saranno anche serviti dei dolci (normali però…) che saranno preparati da Giovanni La Rosa.

“Gli insetti forniscono cibo a basso costo ambientale, contribuiscono positivamente ai mezzi di sussistenza e giocano un ruolo fondamentale in natura – spiega Paolo Inglese, docente dell’Università di Palermo e presidente del Comitato  ordinatore del corso di laurea in Scienze e Tecnologie agroalimentari – tuttavia, questi benefici sono in gran parte sconosciuti al pubblico. Contrariamente alle credenze popolari, gli insetti commestibili sono, infatti, sempre stati parte della dieta umana. L’allevamento di insetti come alimento e mangime rimane un settore tuttora allo stato embrionale e la sua crescita farà probabilmente emergere anche nuove importanti sfide. Questo seminario si basa su numerose ricerche scientifiche relative al contributo che gli insetti hanno sugli ecosistemi, le diete, la disponibilità alimentare e i mezzi di sussistenza sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo”.