Mai nelle precedenti 54 edizioni del Vinitaly, si era vista una così folta rappresentanza del governo nazionale. Tanto che, al PalaExpo è stato allestito un intero stand del ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che si chiama “Italia – spazio espositivo”. Fino al 5 aprile ci saranno una serie di iniziative organizzate proprio dal ministero diretto da Francesco Lollobrigida, oggi insieme al collega alla cultura Gennario Sangiuliano per l’inaugurazione della mostra “Bacco Divino” (ne parliamo in questo articolo). Una “sfilata” dei vertici del governo che domani vedrà l’arrivo della premier, Giorgia Meloni (nella foto). Ma prima il ministro Antonio Tajani oggi pomeriggio, domani i ministri Adolfo Urso (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Daniela Santanchè (turismo), Orazio Schillaci (salute). E ancora Matteo Salvini (Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) e Guido Crosetto (difesa). Oltre a un nugol di sottosegretari che hanno già fatto (o faranno) la loro apparizione. Insomma Vinitaly recupera il rapporto con il mondo della politica. Che un po’, a dire il vero, in questi anni si era perso. Nelle ultime edizioni si erano visti pochi ministri e fugaci apparizioni dei premier (Matteo Renzi e Giuseppe Conte gli utlimi). La Meloni, invece, domani alle 12 sarà protagonosta del convegno “Vino e giovani” con la premiazione della settima edizione del concorso enologico degli istituti agrari d’Italia.