La nocciola piemontese, una delle più pregiate, è salva. La dicitura “Tonda Gentile Langhe” dovrà essere cancellata dal Registro vivaistico nazionale.
Lo stabilisce la sentenza definitiva del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato da circa cento comuni piemontesi per difendere un nome che è identità di un territorio. Ad annunciarlo è stato l'europarlamentare cuneese Alberto Cirio, da tempo impegnato per cancellare dal Registro la dicitura “Langhe”, che era stata introdotta per indicare genericamente una determinata tipologia di nocciola. La scelta aveva di fatto autorizzato l'uso del nome in qualunque altra parte d'Italia. Una storia portata alla ribalta in televisione da Luciana Littizzetto, che durante una puntata di “Che tempo che fa” aveva raccontato di questa nocciola Tonda Gentile delle Langhe “che può essere chiamata così ovunque – aveva detto – meno che nelle Langhe”. “Questa sentenza apre la strada al riconoscimento di una nuova Igp e fa storia, perché dice che il nome Langhe è delle Langhe. E non si tocca”, commenta soddisfatto l'eurodeputato Cirio, promotore del ricorso sottoscritto da istituzioni e territorio.
C.d.G.