Parla italiano la miscelazione di qualità a Londra: una visita al Connaught Bar, nell’omonimo hotel a Mayfair, e niente per i nostri sensi sarà più come prima. È un viaggio sinestetico tra i cocktail più emblematici quello presentato da Agostino Perrone, director of mixology sin dall’apertura del locale 15 anni fa, e dal suo team. Esperti e nuove promesse del bartending, molti sono italiani: creatività e professionalità con un tocco di italian flair, grazie a cui la capitale britannica beve tricolore. In occasione della Mixology Experience di Milano gli “italians” hanno raccontato la scommessa di un locale, cominciando dal rinnovare la percezione un po’ datata che si aveva dei bar interni agli alberghi, fino a scalare i ranking mondiali grazie a un mix di autenticità, innovazione e sinergia nei confronti di collaboratori ed ospiti (e se non sanno miscelare loro, verrebbe da dire…).
“A questi traguardi non si arriva per fortuna, ma con un mindset giusto – racconta Agostino Perrone -. Ricerca, passione e confronto continuo con il team, soprattutto i più giovani, per guidarli: l’ispirazione non è un cocktail bello e messo lì ma uno bello, pensato e costruito per avere una durata nel tempo”. Oltre al fattore gustativo, ogni drink infatti presenta elementi caratteristici per suscitare una connessione con l’ospite. Che sia il fattore estetico, come nell’Ice Breaker il cubo di ghiaccio rotto per avviare un feeling immediato, o sia l’ingrediente decorazione, ad esempio l’aria di sedano (una sorta di spuma) al posto del gambo nel Bloody Mary o il mango nel Day Dreaming (entrambi £24, circa 27 euro): marmellata da miscelare, una volta portata a 60 gradi, e “leather”, una “pelle” a forma di foglia di mango. Garnish apparentemente semplice, per il quale si è progettato un board plastico in cui spennellare la mango jam che, una volta asciugata, va a guarnire il bicchiere. Richiama la decorazione in rame delle finestre del bar e le venature azzurre dei marmi il Copper&Blue: rum e vermouth in infusione con crema di cocco; Sancerre, vino molto minerale amato dagli inglesi in vacanza; colorante blu e polvere di rame edibili, a creare un cocktail dall’atmosfera vacanziera ma legato al Connaught, con un tocco di tradizione (il rame) e novità (il blu elettrico).
Collaborazioni anche con artisti e artigiani: da quella con un fabbro è nato un ice lift, un “solleva ghiaccio” le cui linee verticali e orizzontali rimandano alla porta del locale, riprodotta anche nel logo del Connaught, e che si sposa con il Magnetum (£27, 31 euro), la cui preparazione dà origine a un drink bicolore, a due “livelli”. Sotto un’infusione di semi di finocchio, lemon verbena tea e succo di ananas; sopra whisky, con un’aggiunta di bitter alla lavanda e un tocco di sherry: l’umore brioso del Connaught Bar e quello più scuro di chi ha avuto una giornata pesante ma che può metaforicamente cambiare, miscelando i due mood con l’ice lift sul quale è adagiato, appunto, il ghiaccio. Sperimentazione anche nello stirrer realizzato in argento da un designer appositamente per il Synthesis (£23, circa 26 euro), cocktail dalle note amare e dolci, con un sentore fresco e balsamico dato dal cardamomo. “Passatempo” per eccellenza di chi sorseggia un drink è mescolarlo e questo stirrer lo fa in senso antiorario perché – garantiscono al Connaught – qui si fa di tutto affinché il tempo si fermi e ci si senta “timeless”.
Connaught Bar
Carlos Place – Mayfair
London W1K 2AL
Aperto dal lunedì al sabato, dalle 16 all’1