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Scenari

La manna delle Madonie: il nuovo consorzio avvia la pratica per chiedere la Dop

07 Agosto 2017
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(Pasquale Cordone, Mimmo Cucco, Mario Alessi e Giuseppe Cassataro – ph Vincenzo Ganci)

La manna dal cielo. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase… Non è dal cielo che cade sulle Madonie, ma è grazie all'intuito e alla voglia di un gruppo di giovani che hanno messo insieme una trentina di produttori di quattro cooperative in un unico consorzio per far conoscere questo prodotto dalle proprietà straordinarie al mondo intero.

Così le cooperative La 50, Oasi, Nuova Alba e Il Girasole stanno tentando di recuperare un'attività che stava per perdersi nella memoria dei tempi. Non c'è nulla di scritto, infatti, sulle regole di coltivazione e raccolta della manna. Tutti i segreti vanno tramandati di padre in figlio ancora oggi. Abbiamo visitato il consorzio e il frassineto nell'ambito di un press tour sulle Madonie organizzato dall'agenzia di stampa Migi Press. Ad accoglierci nel terreno, il frassinicoltore Pasquale Cordone, con Mimmo Cucco, Mario Alessi e Giuseppe Cassataro. 


(I “cannoli” di manna – ph Vincenzo Ganci)

Oggi sono circa 40 gli ettari di frassini che producono manna tra luglio e settembre. Se i progetti del consorzio continuano su questa strada, saranno cento entro i prossimi tre anni. La manna è la linfa che cola dalle “ferite” che il frassinicoltore incide sulla corteccia dell'albero. Tagli che vengono effettuati con metodo e precisione, perché un errore manda in fumo l'intera produzione di manna dell'albero. E' un prodotto delicatissimo che si può raccogliere solo con una percentuale di umidità inferiore al 50 per cento. E si scioglie con le piogge. Quindi la produzione è costantemente a rischio. Tutti i frassini producono manna. Il consorzio ha scelto quelli “verdello” con un particolare innesto che ha iniziato a produrre manna dopo 5 anni. I nuovi alberi, invece, impiegano circa 7 anni. Lo scorso anno, la produzione totale si è attestata intorno ai mille chili. Quest'anno si punta a raddoppiare questa cifra. Il consorzio della manna è presidio Slow Food ed è l'unico caso in Italia di un consorzio inserito nella lista dell'associazione. Per produrre la manna, il frassinicoltore taglia la corteccia e fissa un filo di nylon con un peso, in modo tale che la manna possa formare il cosiddetto “cannolo”. Una volta raccolta viene portata immediatamente all'interno di un capannone, dove è abbattuta per eliminare la carica batterica e confezionata. Tutto il processo avviene in maniera artigianale e non industriale. Il consorzio, adesso, pensa al futuro. Ed è stato chiesto al ministero l'iter per avviare le pratiche della Dop. Un ulteriore passaggio per questo importante elemento naturale che ha tantissimi benefici. E' un lassativo naturale dalle diverse proprietà terapeutiche, essa è infatti utile come espettorante, contro la tosse, decongestionate, contro bronchiti e faringiti.


(ph Vincenzo Ganci)

La manna pura contiene: 

  • la mannite, che ha un’azione lassativa;
  • acqua e oligoelementi;
  • acidi organici utili contro l’acidità del sangue;
  • glucosio e fruttosio dall’azione nutriente;
  • mucillagini, utili per la flora batterica intestinale;
  • resine e composti azotati, per la salute e la bellezza della pelle. 

Tale composizione è molto complessa e dipende da numerosi fattori (il suolo, l’età della pianta, la sua esposizione ecc.). Tutte queste proprietà della manna sono accentuate dal fatto di essere facilmente assimilabile dall’organismo e quindi di pronto utilizzo. In particolare, la mannite, le mucillagini e gli acidi organici contenuti nella manna sono utili per regolare il peso corporeo in quanto contribuiscono all’eliminazione di scorie e grasso in eccesso. Inoltre la manna, essendo ricca di antiossidanti, aiuta l’organismo a depurarsi. Il consorzio adesso, sta vendendo la manna anche all'industria cosmetica, poiché è emolliente e antirughe. Il suo mercato è prevalentemente italiano, ma si acquista manna anche in Svizzera, Francia e Germania. Il consorzio parteciperà a quattro iniziative in giro per il mondo per far conoscere questo prodotto della tradizione madonita. 

C.d.G.