“Per noi la Russia è un mercato molto importante”.
Così Edoardo Freddi, amministratore delegato della Edoardo Freddi International, prima azienda di export di vino italiano nel mondo con oltre 40 rinomate aziende vinicole rappresentate e il cui mercato in Russia è pari a qualche milione di euro di fatturato. “Il vino italiano – continua Freddi – occupa infatti la prima posizione di vendita e consumo nel Paese, per un giro di affari di circa 375 milioni di dollari e una crescita che nel 2021 era stata di oltre il 10% sul 2020. E che non pareva arrestarsi nemmeno in Ucraina, dove siamo leader di mercato. Col precipitarsi degli eventi di qualche giorno fa, abbiamo subito assistito al blocco degli ordini in corso, alle code di camion in frontiera russa e alle merci non ritirate. Siamo però molto più preoccupati dalle sanzioni bancarie che si prospettano, dal crollo della moneta locale e dai prezzi di energia e carburanti. Le assicurazioni non garantiscono più il fido clienti russi. Il vino italiano si era appena ripreso dal blocco totale delle importazioni in Russia durato anni a seguito della guerra del 2014”. Freddi conclude con un appello al Governo italiano: “Chiediamo dunque al Governo, alla luce di questi ultimi tragici avvenimenti e delle loro conseguenze immediate sul mercato del vino, di considerare il Pnrr come un’occasione per rilanciare un settore strategico per il nostro Paese, e non solo per l’indotto economico diretto, ma anche per quello che genera come attrattiva turistica”.
C.d.G.