“In questo momento il tema del prezzo della materia prima è un tema centrale. Ci sono fenomeni speculativi in atto, questo è il vero errore dell’Europa: non garantire una piena trasparenza dei mercati e non garantire la capacità di valutazione degli stoccaggi e capire quanto materiale c’è”.
Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli a Napoli in occasione dell’evento a Napoli “Techagricolture meeting Italia”. “Quando si parla di carenza di materia prima – dice – vi ricordo che stiamo vendendo il grano che abbiamo raccolto l’anno scorso, non quest’anno. E’ evidente che non c’è un problema di quantità ma è legato quasi esclusivamente a fenomeni speculativi. In questo l’Europa deve fare certamente di più”. “Il nostro paese ha della diversità delle produzioni il proprio punto di forza e non le commodities. E’ vero che possiamo incrementare la produzione ma è anche vero che oggi abbiamo dei problemi di approvigionamento idrico e quindi credo che il ragionamento europeo sia quello più sensato da fare”, ha commentato così Patuanelli la crisi del grano in seguito alla conflitto in Ucraina (leggi questo articolo>). Patuanelli ha inoltre ricordato che sulle produzioni “il dialogo con l’Europa è già in corso”, sottolineando che “tutti i paesi hanno posto al centro la necessità di implementarne alcune che negli anni l’Europa ha ridotto. Il superamento del set-aside è un primo elemento ma probabilmente non è sufficiente”. E ha concluso: “il tema è capire come intervenire. Io credo che vada ragionato nella capacità produttiva a livello europeo e non del singolo stato membro anche perché all’interno dell’Europa le regole del mercato comune consentono un facile trasferimento delle merci”.
Il ministro ha aggiunto che “è’ indefferibile l’opzione di un recovery energy fund”, sottolineando che serve “una tranche di debito comune per consentire agli stati membri di affrontare il tema del ricanro delle bollette e delle materie prime”. Per quanto riguarda il taglio delle stime di crescita nel Pil del 2022 che per l’Italia sono più alte rispetto alla media europea Patuanelli ha dichiarato che “la difficoltà economica che pensavamo di aver superato con un 2021 che segnava una crescita più alta di quella attesa ha un momento di stop legato alla crisi internazionale. Questo era più che prevedibile quando il conflitto è esploso. Oggi bisogna mettere in campo tutte le risorse necessarie per sostenere per sostenere le aziende – ha precisato Patuanelli – Ad oggi abbiamo fatto tutto quello che potevamo senza scostamento di bilancio e credo che non si debba pensare in assoluto che lo scostamento sia un male. Penso che il rischio di uno scostamento sia inferiore a quello di perdere interi settori produttivi o di portare le persone alla soglia di povertà”.
C.d.G.