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Scenari

L’olio Lucano è Igp, Braia: “Percorso virtuoso che coinvolge 12 mila produttori”

07 Ottobre 2020

Un riconoscimento atteso oltre 4 anni. E che adesso va festeggiato.

L’olio Lucano è ufficialmene Igp. Lo ha annunciato il ministro per le Politiche Agricole Teresa Bellanova. “Finalmente anche l’olio Lucano ottiene la certificazione Igp dall’Unione Europea. Un riconoscimento assolutamente meritato per questo prodotto di altissima qualità e per gli oltre 12 mila olivicoltori lucani che lo producono”. L’olio lucano, oltre ad essere stato iscrito nel registro europeo delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche protette (Dop e Igp), è stato inserito anche nelle Specialità tradizionali garantite (Stg) contro imitazioni e falsi. “Un percorso cominciato nel 2016 e costruito nel tempo con Luca Braia, già Assessore all’Agricoltura, in Basilicata, e oggi arrivato a compimento – ha sottolineato Teresa Bellanova – Non possiamo che essere soddisfatti davanti al numero sempre maggiore di nostri prodotti riconosciuti ufficialmente, con un marchio dedicato, come grandi eccellenze agroalimentari, buone non solo per il palato, ma anche per la salute. Un valore aggiunto che va a premiare anche gli sforzi dei nostri produttori nell’assicurare sempre controlli, qualità e trasparenza ai consumatori”.

“Nel 2016 abbiamo convintamente fatto partire con il consorzio di tutela e con il dipartimento questo percorso – dice Luca Braia – Ho puntato moltissimo, in termini di politica, sulla qualità del nostro olio, apprezata sul mercato, ma che non aveva il riconoscimento di carattere europeo che meritava, sia per storia che per tradizione di questo comparto. Il percorso è stato un po’ lungo, perché abbiamo voluto coinvolgere tutti i produttori di olio della Basilicata”. Stiamo parlando di oltre 12 mila olivicoltori che hanno un patrimonio di territorio di oltre 30 mila ettari. “Si sono convinti che il rispetto del disciplinare e delle regole potesse dare ancora più valore a questo prodotto – prosegue Braia – C’è stato un grande coinvolgimento. Nel 2018, all’audizione con il ministero, c’erano oltre 300 produttori. E’ stato definito uno dei percorsi più virtuoso in Italia”. Anche la questione logo ha avuto un grande impatto mediatico. La Regione Basilicata aveva indetto un concorso di idee a cui hanno preso parte 400 grafici da tutta Italia. “Un grande successo – prosegue Braia – Poi noi abbiamo fatto molte attività sul territorio, coinvolgendo soprattutto le scuole, educando i bambini al gusto del nostro olio. Credo che l’Igp sia il coronamento di tutto questo lavoro fatto. Un riconoscimento che sento mio”. Dunque vince la logica dell’aggregazione: “Credo che in agricoltura, soprattutto in un territorio come il nostro – conclude Braia – bisogna andare nella logica dell’aggregazione, dello stare insieme. E’ l’unica strada possibile per potere stare sul mercato e competere, a patto che non si tradisca mai la qualità”. Con l’Igp Olio Lucano salgono ufficialmente a diciotto i prodotti a marchio d’eccellenza della Basilicata con cinque Dop, sette Igp, quattro Doc, un Docg e un Igt.

G.V.