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Scenari

Italian Food Xp chiusura da record: 200 mila clienti nei 200 ristoranti italiani all’estero

09 Novembre 2016
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I numeri del progetto che ha coinvolto sei regioni del Meridione d'Italia con i loro produttori e le loro eccellenze agroalimentari

Si è tenuta a Roma, nella sede di Unioncamere, la conferenza stampa conclusiva del progetto Italian Food XP.

L’iniziativa ideata dall’Isnart, l’Istituto Nazionale di Ricerche sul Turismo del sistema delle Camere di Commercio italiane e realizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che ha raggiunto tramite Facebook oltre 4 milioni di persone e due milioni su Twitter, 200 mila clienti nei 200 ristoranti italiani all’estero con il marchio Ospitalità italiana coinvolti in 12 Paesi europei, 15 eventi internazionali in Europa e 6 nelle regioni del Sud Italia. E ancora: 132 buyer tra importatori dell’enogastronomia e tour operator, 70 giornalisti stranieri e blogger del food e del turismo, 400 produttori meridionali selezionati e protagonisti dei workshop nelle regioni del Sud e oltre 90 mila contatti del portale www.italianfoodxp.it (ne parlavamo in questo articolo)

Sono questi i principali numeri di Italian Food XP il progetto che ha messo insieme, per la prima volta in Italia, i territori e le località turistiche delle sei regioni meridionali e l’eccellenza della produzione certificata, attraverso un’azione di promo-commercializzazione off e on line in 12 Paesi europei (Regno Unito, Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia e Bulgaria) con al centro una strategia digitale mirata alla promozione delle produzioni Dop e Bio delle regioni del Sud Italia integrata con la rete dei Ristoranti italiani nel mondo certificati “Ospitalità Italiana”.
Grazie alla collaborazione con la rete delle Camere di commercio italiane all’estero e degli enti camerali delle sei regioni meridionali sono state organizzate apposite settimane del turismo e dell’enogastronomia nei duecento ristoranti selezionati e sei roadshow a Napoli, Catania, Reggio Calabria, Matera, Manfredonia e Arzachena con la presenza di buyer europei del turismo e del food, produttori locali, operatori turistici, stampa internazionale e locale e blogger specializzati.

Durante i roadshow in Europa e nelle regioni del Sud è stata attivata un’indagine tra i buyer internazionali e gli operatori locali del turismo e dell’enogastronomia che ha misurato il gradimento e soprattutto l’incremento atteso di affari. Circa il 90 per cento degli operatori internazionali coinvolti nell’iniziativa ha valutato più che positivo l’esito e la qualità degli incontri con i produttori e operatori turistici meridionali. Nel periodo settembre-ottobre, in ciascuno dei Paesi europei scelti per la promozione integrata del turismo delle regioni meridionali e dei prodotti tipici, i ristoranti italiani certificati aderenti all’iniziativa hanno proposto le ricette ispirate alla cucina tipica del Sud Italia consultabili sul portale e scaricabili anche attraverso l’apposita app gratuita multilingue.

“Italian Food Experience ha concretizzato la volontà espressa dal Parlamento approvando il finanziamento dell'azione – ha affermato Colomba Mongiello, membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati –  da me proposta, a supporto dell'internazionalizzazione dei territori meridionali e delle imprese agroalimentari e turistiche che vi operano. Ho avuto notizia che gli incontri d'affari hanno già prodotto risultati e ne sono lietissima. Evidentemente abbiamo colto, ognuno per la propria parte, l'esistenza di un'esigenza e abbiamo saputo offrire gli strumenti per soddisfarla, integrando ed ottimizzando funzioni istituzionali e competenze professionali”.

“Il Progetto Italian Food XP, promosso con il sostegno del Mibact, ha prodotto ottimi risultati e ha facilitato l’incontro tra i tour operator, le strutture ricettive e i giovani produttori calabresi con i paesi europei selezionati permettendo così di rafforzare gli scambi commerciali tra le regioni del Sud e i mercati internazionali. Una iniziativa che è stata un’opportunità per far conoscere nuovi territori e valorizzare il Mezzogiorno. La produzione enogastronomica, driver fondamentale dell’immagine, dell’identità e attrattività dell’Italia e del Sud rappresenta il valore aggiunto della destinazione, un’autentica espressione della cultura e dello stile di vita degli italiani. Il turismo legato a cibo e vino è in crescita e si consoliderà nei prossimi anni. Attraverso questo progetto l’Italia può giocare un ruolo di capofila promuovendo le nostre eccellenze. Vogliamo un’Italia che sia Paese di Viaggiatori, che sia leader nel turismo attraverso sostenibilità, innovazione e competitività.” Così Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

“Questo progetto è un esempio concreto di come si possa fare squadra per sfruttare al meglio la forza del binomio che lega l’agroalimentare tricolore alle ricchezze dei nostri territori da cui trae origine”. E’ questo il commento del segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, secondo cui “si tratta di un binomio che solo poche altre nazioni al mondo possono vantare e che rappresenta un volano eccezionale per agganciare i flussi turistici stranieri in Italia e accelerare la crescita del nostro Paese. Basti pensare – conclude Tripoli – che siamo leader in Europa per prodotti di qualità certificata (846 tra food e wine) e che deteniamo la più elevata concentrazione dei luoghi dichiarati patrimonio dell’Umanità, 51 siti in tutta Italia di cui ben 18 solo nel Mezzogiorno”.

F.P.