di Michele Pizzillo
L’obiettivo principale dell’Istituto Internazionale Chocolier è quello di diffondere un metodo scientifico per la descrizione e la valutazione del cioccolato nonché la creazione di un corpo di assaggiatori al servizio del cioccolato.
L’obiettivo, dal 2015, quando fu fondato, l’Istituto lo raggiunge con l’organizzazione di cinque corsi di diverso livello, seminari, eventi e test. E’ naturale che a presiederlo, con unanime decisione di questo gruppo di persone al servizio del cioccolato, venisse chiamata Rossana Bettini, che alla grande esperienza nella comunicazione aggiunge un master in analisi sensoriale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nonché la pubblicazione di un libro imperdibile – sia per la piacevolezza di lettura sia per l’approfondita analisi del settore nonché tanto da valorizzarne le eccellenze e orientare gli appassionati verso consumi di qualità “É autentico cioccolato”, secondo qualificato al Concorso Mondiale di libri a tema food -. E’ lei il nuovo presidente dell’Istituto Internazionale Chocolier.
In questo impegno, Rossana Bettini sarà affiancata da un vice presidente, Roberto Carcangiu che è direttore di scuole di cucina e presidente dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani, e da Claudia Balzan, Roberta Giusto, Annalisa Renzi e Valerio Zuppiroli come consiglieri. Mentre Luigi Odello resta amministratore delegato, Claudio Grigoletto al controllo contabile e Raffaella Garavelli, Antonio Romeo e Gian Paolo Braceschi a formare il collegio dei probiviri. Il programma del neo-presidente dell’Istituto Internazionale Chocolier è quello di spingere ancora di più la promozione delle eccellenze del settore del cioccolato, potenziando ulteriormente la formazione in analisi sensoriale e le proposte di modelli di qualità. Si comincia subito, con una iniziativa scientifica come il concorso International Chocolate Tasting, rivolto ai produttori di tutto il mondo, con i campioni che saranno valutati da esperti nell’assoluto anonimato, ma tanto i risultati, quanto i valutatori, saranno passati con rigorosa validazione statistica.
Aggiunge il neo presidente: “Uno dei miei propositi è quello di ampliare il parterre di consumatori appassionati attraverso seminari che, unitamente al cioccolato, trattino anche il tema degli abbinamenti con prodotti attraenti come birre, vino, spirits, caffè, sigari, sempre basandosi su canoni scientifici”. D’altronde, aggiunge Luigi Odello “l’Istituto è stato il primo ad abbracciare le scienze sensoriali quale base per la formazione impiegando test ad alta utilità informativa con relative statistiche, rendendo di fatto oggettivo ciò che è in genere soggettivo”. Oltre al concorso, il corposo programma di attività dell’Istituto Internazionale Chocolier che è un’associazione senza fini di lucro, comprende la redazione del primo Codice Sensoriale del Cioccolato, oltre all’attività informativa via web e a nuovi percorsi formativi, fino al completamento del Master in Scienza e Analisi Sensoriale del cioccolato.
Obiettivi che saranno sicuramente raggiunti perché, a portarli avanti, è impegnata una Signora che è una figura importante del mondo dell’enogastronomia e del costume che una volta era una bambina che non mangiava cioccolato, mi confidò a margine della presentazione del suo libro che si apre con una bella prefazione di Oscar Farinetti. E, aggiunse: “Superati i vent’anni, sfiorando un pezzo di cioccolato, caddi, però, in tentazione, e decisi di assaggiare un pezzettino”. Con quali risultati? Che oltre a mangiarlo sempre, diventa anche una grande esperta di cioccolato oltre che una sorta di missionaria del cibo degli Dei di cui, adesso, si carica dell’impegno di convogliare l’attenzione dei consumatori sul prodotto di qualità.