Il wine investor, che opera sul mercato online, predilige investire sul vino rosso scelto nel 82% dei casi, seguito dalle bollicine (17%) e dai bianchi (1%). Il 45,9% investe su vini provenienti dalla regione della Toscana, seguita da Bordeaux (20,1%), Champagne (15,2%) e Piemonte (15,2%). È quanto emerge da una ricerca di eWibe (live market dei vini pregiati) su un campione rappresentativo di 1000 investitori in fine wines finalizzata ad identificare le caratteristiche principali dell’investitore.
A livello regionale, 4 investitori digitali su 10 (40,8%) sono residenti in Lombardia, seguiti dalla Toscana (9,3%) e dal Veneto (8,2%). Nel 38% dei casi hanno un’età compresa tra i 27 e i 32 anni, seguita dalla fascia 33-38 anni (18%) e da quella 39-44 anni (14%). Dallo studio emerge che Il 50,9% degli intervistati dichiara che è la passione per il vino a spingerlo a investire, mentre il 32% lo fa essenzialmente per diversificare il portafoglio. Il 12,1%, investe poiché è attratto della elevata potenzialità di questo asset alternativo “che negli ultimi 10 anni ha generato una crescita cumulata pari al +94%”. Gli analisti segnalano che un investitore digitale su 2 (53,2%) dedica ai fine wine fino al 5% del proprio portafoglio investimenti. Uno su 3 (29,9%), tra il 5% e il 10%, mentre uno su 10 (10,4%) investe fino al 20% del capitale in vini pregiati.