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Scenari

India, il governo annuncia taglio delle accise sul vino ma all’orizzonte nessun exploit per l’importazione

01 Luglio 2013
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Il taglio che era stato annunciato è consistente, un passo in avanti verso un exploit delle vendite di vino.

In India il governo nazionale aveva annunciato di essere disposto a tagliare le tasse dal 150% al 40%. E' il nuovo mercato del vino di riferimento, assieme a quello cinese, con un'importazione che nel 2012 ha toccato i 19,4 milioni di euro, che nei prossimi tre anni prevede un aumento del 30% del fatturato e con una classe emergente che conta 300 milioni di persone con un potere d'acquisto paragonabile a quello europeo.

La prospettiva di un alleggerimento rassicura tante aziende italiane e del resto del mondo che hanno deciso di esportare nel Paese e che sperano nell'imminente apertura di questo sbocco, ma gli esperti sono cauti su questo pronostico. Perché se il governo nazionale ha dimostrato buone intenzioni nell'allentamento della pressione protezionistica sulle importazioni, che fino ad ora hanno strozzato il flusso di vino proveniente dall'estero, i governi statali potrebbero invece aumentarle o mantenerle alte per assicurarsi un gettito.  Inoltre il peso della tassazione varierebbe di molto da area ad area del Paese, dal 60% di Dehli al 170% addirittura applicata nello stato del Andhra Pradesh. Così è stato quotato a circa dieci anni il termine di tempo per uno sviluppo consistente del mercato, nessun boom nel prossimo futuro. 

E se questo taglio nella lunga strada della negoziazione di libero scambio tra Europa e India poteva far pensare ad un progresso, nel Vecchio Continente non è stato reputato vantaggioso, sempre troppo alto e penalizzante per l'export.

C.d.G.