Un dato in controtendenza quello che arriva dall’India. Mentre nel resto del mondo i dati del consumo di alcol vanno in discesa, i volumi degli alcolici in India sono aumentati del 12%, mentre la birra è cresciuta del 38%, il vino del 19%.
“L’India è uno dei pochi grandi mercati di bevande alcoliche al mondo a mostrare un costante slancio di crescita e si prevede continuerà”, ha dichiarato Jason Holway, senior research consultant dell’IWSR, come riporta The Drink Business.
Le importazioni sono una parte fondamentale della storia. “Gli alcolici e i vini importati, benché siano superati dalle vendite di IMFL (Indian Made Foreign Liquor), rimangono un elemento notevole e ancora in crescita della domanda, che sfrutta lo slancio della premiumisation locale”, ha affermato Holway.
L’India, oggi la nazione con la più alta popolazione al mondo, ha un’età media inferiore ai 30 anni. Secondo il World Population Prospects dell’ONU, questo significa che ogni anno ci sono circa 15-20 milioni di persone in età legale per bere. La ricerca IWSR sui consumatori ha indicato un aumento della spesa dichiarata, con i consumatori che vogliono privilegiare prodotti di qualità superiore in futuro.
“La premiumisation sta acquisendo un elemento distintivo indiano”, afferma Holway. “Un certo numero di operatori locali che operano nella fascia di valore/basso prezzo del mercato stanno ora offrendo alcolici credibili, di qualità superiore e a prezzi premium”.
L’allentamento del complesso quadro normativo del Paese e la riduzione delle imposte elevate, in parte dovuta ai previsti accordi di libero scambio, daranno probabilmente un ulteriore impulso al mercato se, come previsto, si realizzeranno.