Ma come fanno oggi gli italiani la colazione? Quanti la saltano? Cosa si mangia?
Sono alcune dei quesiti alla base dell'indagine che porta il titolo “Io comincio bene” commissionata dall'Associazione delle industrie del dolce e della pasta, e condotta dalla Doxa, per capire come è cambiata questa abitudine quotidiana negli ultimi dieci anni.
Dai dati emerge che sempre più italiani abbandonano questo rituale mattutino, coloro che prima non potevano affrontare la giornata senza mettere qualcosa nello stomaco adesso sono scesi all'86% e sono raddoppiati quelli che proprio la saltano (dall'8 al 14%), ben 7 milioni di italiani. Uno stile di vita poco slow, ritmi serrati, tante le possibili ragioni per cui molti rinunciano alla colazione: stomaco chiuso (50%), si preferisce mangiare qualcosa a metà mattina (47%, in crescita rispetto al 41% del 2004), non si ha tempo (34%), si preferisce fare un pranzo più abbondante (37%).
In questo scenario però la colazione rimane il primo appuntamento più importante della giornata con il gusto. E sale il numero di italiani che la fanno tutti i giorni, dal 79% al 84%. E al bar, mecca per antonomasia per gli irriducibili della colazione, si preferisce adesso la propria cucina. Forse per effetto della crisi o forse per la riscoperta di valori salutistici, sta di fatto che adesso a fare colazione in casa sono l'85% delle persone. Solo 3 milioni oggi gli italiani che intendono invece per colazione un caffé e via.
La colazione è diventata anche più light. Si riduce il consumo di prodotti ad alto contenuto di grassi e zuccheri. Si propende per il conteggio delle calorie anche a inizio giornata, lo fa il 44% degli intervistati. Ed è cresciuto anche il consumo di frutta, l'8% preferisce mangiarla a colazione.
Emerge poi la differenza di genere. Le donne amano farla più degli uomini, e soprattutto a casa. E preferiscono una colazione varia, preferiscono cambiare il menu in base alle stagioni (lo fa il 33% delle intervistate). Unico dictat per le quote rosa: equilibrio e salute. I prodotti preferiti: biscotti, yogurt e cereali, caffé, tisane, succhi e spremute. Una donna su tre poi se la prende anche comoda, si siedono a tavola un po' più tardi degli uomini. Gli uomini preferiscono tutt'altro tipo di prodotti per la prima colazione: merendine/brioche/cornetti confezionati; pane e /o fette biscottate con marmellata o creme spalmabili alla nocciola o al cacao; frutta fresca. E' aumentato il numero di chi la salta due, tre volte la settimana (il 19%).
Non esiste poi una colazione adatta per tutti, lo stile di vita di ciascuno richiede un apporto calorico diverso. Ecco allora una suddivisione suggerita dalla Aidepi, tenunto conto del fabbisogno giornaliero:
La colazione dello “studente” (bambini delle elementari dai 6 ai 10 anni)
Maschi: 320 – 450 Kcal (dal più piccolo al più grande)
Femmine: 300 – 420 Kcal
La colazione dell’”universitario” (19-30 anni)
(attività sedentaria, 4 ore di studio a casa e 4 ore di lezione all’università)
Maschi: 500 Kcal
Femmine: 400 Kcal
La colazione del “manager” (45-60 anni)
(attività media, grande dispendio di energie intellettuali, continue riunioni e spostamenti in aereo/treno/macchina)
Maschi: 540 Kcal
Femmine: 440 Kcal
La colazione dello “chef”(30-60 anni)
(attività media, sta parecchio in piedi, si muove in continuazione)
Maschi: 540 Kcal
Femmine: 440 Kcal
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La colazione della donna “multitasking” (30-50 anni)
(attività dinamica, 8 ore in ufficio e 6 ore in famiglia)
Femmine: 480 Kcal
La colazione del “manovale” (30-60 anni)
(attività dinamica, 8-10 ore in movimento costante)
Maschi: 600 Kcal
Femmine: 520 Kcal
La colazione dell’over 70
(attività sedentaria)
Maschi: 400 Kcal
Femmine: 380 Kcal