(ph Ansa)
“Auspico che da questa manifestazione esca un documento da offrire ai governanti per la gestione del nostro mare e perché il sistema Italia possa avere un ruolo nella difesa dell'ambiente marino. Forse è arrivato il momento di fare delle rivendicazioni”.
Lo ha detto il presidente di Slow Food, Carlo Petrini, inaugurando a Genova la rassegna Slow Fish, dedicata al mare. Nei piani del sindaco Marco Bucci, Slow Fish potrebbe diventare una presenza fissa nel capoluogo ligure. E' d'accordo Petrini, che dà suggerimenti: “Genova potrebbe diventare punto di riferimento per tutte le piccole comunità del mondo che lavorano sul mare, le piccole realtà della pesca e le piccole aziende di produzione del cibo potrebbero discutere qui come agire al meglio sul mare e come risolvere le controversie. Possiamo farlo con il sostegno della comunità scientifica e quindi dell'Università, delle istituzioni, dei protagonisti”.
“Genova può essere luogo di incontro e di scambio. Non c'è riuscita Barcellona e neppure la Francia – ha aggiunto Petrini – ma sono ottimista per Genova e Slow Food può contribuire con la sua rete di migliaia di comunità in 160 Paesi. Nel mondo, 500 milioni di piccole realtà producono il 75% del cibo, sono un pilastro e possono contribuire con le loro conoscenze a cambiare la prospettiva, perché siano queste conoscenze e questa cultura a guidare l'economia”.
C.d.G.