Ma l’incremento dell’ultimo anno è del 5 per cento. Le aziende che certificano sono 108. Benanti: “In arrivo nuovi vigneti in produzione, la crescita non è destinata a rallentarsi, anzi…”
(L’Etna e Antonio Benanti)
Una fotografia del territorio del vino più intrigante d’Europa. L’Etna ha triplicato la produzione di bottiglie a marchio Doc in sei anni.
Il 2018, secondo i dati forniti dall’Irvo, ha chiuso il 2018 con 26.990,11 ettolitri di vino Doc. Che tradotti in bottiglie fanno circa tre milioni e 598 mila bottiglie. Una crescita vertiginosa se confrontata, così come si può vedere dalla tabella, con il 2012 quando gli ettolitri di vino prodotti erano stati 9.468,93, una cifra che corrisponde a circa un milione e 262 mila bottiglie. Un ritmo di crescita con pochi eguali. Il dato del 2018 tuttavia se confrontato al 2017 (quando gli ettolitri furono 25. 586,96) fa registrare un incremento di appena del 5 per cento, quasi a voler rappresentare un consolidamento. Ma sono in arrivo nuovi vigneti che a breve entreranno in produzione e quindi il dato è destinato ad aumentare. Secondo una stima del consorzio dovrebbero entrare in produzione altri 250 ettari circa di vigneto, in prevalenza nuovi impianti che rappresentano un terzo in più rispetto ai circa 750 ettari già in produzione e che formano il vigneto Etna. E pertanto il numero di bottiglie subirà un altro forte incremento.
(Dati forniti da Irvo)
Crescono anche le aziende che vinificano e imbottigliano (in pratica quasi tutte) giunte nel 2018 a quota 108. Anche qui nulla di paragonabile nel mondo del vino se si confronta questo dato a circa quindici anni fa quando le aziende etnee si contavano sulle dita delle mani. Spiega Vincenzo Cusumano, direttore dell’Irvo: “I numeri elaborati dai nostri esperti certificano lo stato di salute di un territorio in crescita con un grande appeal. Un bene per i produttori stessi, per il territorio e per l’immagine di tutto il vino siciliano. E abbiamo buoni motivi per ritenere che questa crescita non abbia ancora toccato il suo culmine”. Antonio Benanti, presidente del consorzio Etna Doc: “Il cda del consorzio sta monitorando con grande attenzione tutti questi numeri. È un modo per capire cosa è l’Etna e in che direzione sta andando. Registriamo con soddisfazione una crescita costante e non c’è previsione che questa crescita rallenti. Anzi. È un segno che la qualità coniugata al territorio premia gli sforzi”.
C.d.G.