Si chiama “Bourgogne Côte d'Or” ed è stata presentata al grande pubblico solo qualche giorno fa, nel corso della grande asta dei vini “Hospices de Beaune”.
E' stata definita una nuova denominazione, ma in realtà, a dire il vero, si tratta di una nuova zonazione, per essere precisi la quattordicesima di questa area vinicolo tra le più famose al mondo. Ma viene cosiderata al top della piramide delle denominazioni regionali della Borgogna Aoc, la nostra Doc. Le differenze con le altre denominazioni regionali della Borgogna ci sono. La prima, tra quelle più importanti è la densita di piante per ettaro: nella nuova zonazione, il minimo è 9 mila per ettaro, mentre le altre denominazioni regionali si attestano sulle 5 mila piante per ettaro. Poi le uve: si potranno coltivare solo uve Pinot Nero per i rossi tra i villagi di Côte de Beaune e della Côte de Nuits, da sud di Digione a Maranges. Si stima che mille ettari di vigneto saranno destinati ai primi vini di livello della Côte d'Or, con circa due terzi di rosso e un terzo di bianco. Louis Fabrice Latour, del Domaine Louis Latour, ha affermato che il nuovo livello di vini probabilmente costerebbe “circa il 20% in più” rispetto ad altri vini della denominazione Borgogna Aoc, ma in realtà sul mercato saranno meno costosi.
I buyer che hanno frequentato l'asta non si sono sbilanciati nel corso della degustazione in anteprima di questi vini. Interessati, certo. Ma molto prudenti. Un rivenditore francese ha suggerito di aggiungere informazioni specifiche sul villaggio sulle etichette posteriori per informare i consumatori sulla provenienza delle uve utilizzate, ma molti hanno detto che questa operazione potrebbe ritorcersi contro e venire interpretato come un “vino del villaggio”, ossia di scarsa qualità. I produttori di questa nuova denominazione stanno preparando un tour nazionale in Francia per promuovere il nuovo vino nell'autunno del 2018 con eventi mediatici e al di fuori della Francia a partire dal 2019.
C.d.G.