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Scenari

Il rischio dazi, la nuova strategia di Bottega: “Puntare sui mercati emergenti”

19 Febbraio 2025
La sede di Bottega a Bibano La sede di Bottega a Bibano

La cantina Bottega di Bibano di Godega (TV), da sempre proiettata verso l’export, ha messo a punto una propria strategia commerciale per affrontare le turbolenze internazionali, caratterizzate dal timore dei dazi minacciati dagli Usa, dal forte rallentamento della crescita della Cina e dalla recessione latente che lambisce l’Europa. L’azienda veneta dedica infatti molta attenzione ai mercati di paesi cosiddetti “minori”, ma non per questo meno importanti. Si può definire una sorta di quarta via commerciale, che fuoriesce dai tre maggiori poli economici, nella convinzione che il vino di qualità e la forza del Made in Italy rientrino tra i “desiderata” dei consumatori di tutto il mondo. Nel dettaglio il giro d’affari dell’azienda Bottega, conseguito al di fuori dell’Unione europea, Stati Uniti, Cina e paesi G7 (Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Canada, Giappone), corrisponde a circa il 22% del fatturato complessivo, generato nel 2024. Bottega ha raggiunto progressivamente la distribuzione in 165 paesi del mondo con volumi importanti, anche in paesi esotici o comunque lontani dalla nostra idea di business. Nel dettaglio, tra le destinazioni più performanti in numeri, e non consuete per il mercato vino e dei distillati, spiccano: Turchia, Israele, Sud Africa, Mauritius (+67% sul 2023). Con un fatturato tra i 100.000 e i 200.000 euro l’anno per ciascun paese, vanno poi citati: Repubblica Dominicana, Seychelles, Etiopia, Filippine, Islanda, Nepal, Maldive, Togo, Guatemala. La qualità dei prodotti, a cui corrisponde un prezzo di vendita equilibrato, è il punto di forza di Bottega, brand apprezzato tanto in Italia e nei paesi che rappresentano le destinazioni tradizionali del nostro export, quanto nelle economie emergenti dei 5 continenti.