Era particolarmente atteso alla conferenza stampa di presentazione della 48esima edizione del Vinitaly, a Roma.
E il neoministro delle Politiche agricole del neogovero Renzi non ha mancato l'appuntamento mostrando parecchia sintonia coi vertici di Veronafiere, organizzatori del Vinitaly.
Ministro, che idea si è fatto del Vinitaly?
“Sono qui per rappresentare lo sforzo del ministero nell'accompagnare quest'esperienza. Vinitaly fa la differenza nel mondo, si vede dai numeri e dalla grande capacità di attrarre i protagonisti del settore”.
Un esempio da seguire, dunque.
“Sì, ma è un po' tutto l'agroalimentare che deve essere monitorato. È uno dei settori di svolta per il nostro Paese”.
L'Expo, quindi, cade a pennello?
“L'agroalimentare italiano dovrà essere protagonista a Milano. L'Expo va affrontato come un'operazione corale. C'è grande attenzione da parte di tutti, anche dello stesso premier. L'Italia ha specificità eccezionali, ogni ministro deve fare la sua parte, noi cercheremo di fare fino in fondo”.
E per dare un segnale agli operatori del settore, cosa ne pensa di un eventuale abbassamento dell'aliquota Iva sul vino?
“Su tutta la partita fiscale, io dirò parole chiare quando avrò risposte chiare. Le cose prima vanno studiate per bene…”.
C.d.G.