“Credo che nessun parlamentare faccia una legge in malafede, ma poi bisogna vedere se é applicabile e mi sembra che dopo un anno dall'entrata in vigore di quella sul caporalato non sia migliorato niente”.
Così il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio a margine dell'inaugurazione del Villaggio Coldiretti nei Giardini Reali di Torino. “Sono pronto a confrontarmi con gli agricoltori onesti, sono disposto a ragionare con tutti per capire se funziona. La nostra agricoltura é sotto attacco, i nostri imprenditori sono sotto attacco, e quindi é il momento di contrattaccare”.
Che non vuol dire, spiega il ministro “mettere dazi, ma controllare ciò che entra nel nostro Paese, combattere la concorrenza sleale – ha proseguito Centinaio – andare anche a casa loro a insegnare a mangiare italiano, a fare educazione alimentare negli altri Paesi. Combatteremo anche con gli strumenti del marketing e con testimonial della moda della cultura e dello spettacolo. Il mio nemico numero uno sarà l'italian sounding. Devo tutelare la mia agricoltura anche magari contro un'Europa che determinate sensibilità non le ha. E farò tutto quello che la legge italiana e quella europea mi consentiranno per tutelare gli agricoltori italiani e le loro produzioni. Sarà una battaglia importante contro tutti quelli che vogliono falsificare il made in Italy”.