Il mare è una fonte di risorse per l'economia. Un concetto chiaro, ma che ancora non è stato compreso fino in fondo.
A Palermo si è tenuto il Festival Nazionale dello Sviluppo Sostenibile, a bordo della Costa Fascinosa, la nave di Costa Crociere attraccata al porto del capoluogo sicilino. L'evento è stato organizzato da Asvis insieme alla Fondazione Cmcc e Costa Crociere. Il convegno parte dall'assunto che i mari e gli oceani sono il motore dell'economia europea e che hanno tutte le potenzialità per un modello di sviluppo che sia sostenibile, intelligente ed inclusivo. Ma è un ambiente, quello marino, continuamente sotto “minaccia”: dai cambiamenti climatici all'inquinamento da plastiche e altre sostanze nocive, dallo sfruttamento intensivo fino ad una mancanza di conoscenza delle risorse disponibili. Ecco perché, per una crescita sostenibile, occorre una collaborazione tra la ricerca sceintifica, l'innovazione tecnologica e la cultura. L'evento nazionale è salito per laprima volta a bordo di una nave della flotta Costa e non a caso, visto che, come ha detto Stefania Lallai direttore sostenibilità di Costa Crociere, “le nostre nuove navi a Lng vanno in questa direzione e sono esempio concreto di innovazione responsabile”. A bordo della Costa Fascinosa un dibattito interessante con esperti che hanno evidenziato il rapporto tra il mare e le attività umane, come Nicolò Carnimeo dell'università di Bari, Giovanni Coppini della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Francesca Santoro dell'International Ocean Commission dell'Unesco, Franco Andaloro dell'Ispra, Emilio Notti del Cnr, Silvestro Greco dell'università scienze gastronomiche.
“Il ruolo dell'innovazione tecnologica assume un'importanza operativa davvero rilevante – dice Coppini – nel momento in cui la scienza è capace di fornire previsioni del mare sempre più precise e dettagliate che consentono di vivere in maniera più sostenibile e sicura le attività che si fanno in acqua, siano esse correlate allo sport, al tempo libero o ad interventi in caso di eventi meteo estremi o di episodi gravi come naufragi o incidenti”. Un ruolo importante nella sostenibilità del mare viene dalla pesca: “Il patrimonio ittico dei nostri mari – dice Andaloro – va considerato con un'attenzione nuova, ispirata da una diversa cultura, che sappia guardare al mare in maniera olistica e partecipativa, mentre allo stesso tempo grande attenzione va destinata sia alle pratiche che aumentano il livello di sostenibilità ambientale delle attività di pesca, che allo stato dell'arte della Marine Strategy”.
C.d.G.