(Giuseppe Russo)
di Veronica Laguardia
Continua il confronto sul futuro di Contrade e dell’Etna del vino più in generale. Cronache di Gusto ha aperto il dibattito a pochi giorni dall’edizione 2019 dell’evento ideato ed organizzato da Andrea Franchetti. Per capire come migliorarlo ed arricchirlo.
(Se ve la siete persa qui potete leggere la nostra prima intervista sull’argomento>). Abbiamo ascoltato, in merito, l’opinione di un altro dei protagonisti dell’Etna del vino: Giuseppe Russo, proprietario della cantina Girolamo Russo a Passopisciaro. “Contrade è una grande manifestazione per la quale dobbiamo ringraziare Andrea Franchetti, da considerarsi un padre nobile dell’Etna”, esordisce Russo, che continua sottolineando il duplice merito di quest’evento: “Promozionale innanzitutto perché ha fatto conoscere l’Etna oltre i suoi confini. E poi educativo, nei confronti del territorio e degli stessi produttori, su che cosa è un vino d’eccellenza e su cosa è possibile fare sul territorio attraverso il vino”.
Giunti alla dodicesima edizione, si registra un costante aumento dell’interesse da parte di addetti ai lavori ed appassionati, restando intatto lo spirito di festa che contraddistingue da sempre questa manifestazione. Riguardo all’ultima edizione, Russo – che non condivide le polemiche e i malumori che pure si sono registrati – racconta la sua esperienza positiva: “La nuova formula ha sicuramente contribuito a distribuire meglio i visitatori sulle due giornate e si è dimostrata più funzionale al successo dell’edizione”. Sul fronte del contributo che quest’anno è stato richiesto alle cantine, aggiunge “Fino allo scorso anno è stato sempre tutto a carico di una sola persona (lo stesso Andrea Franchetti, ndr) e adesso mi sembra davvero il minimo che le altre aziende contribuiscano”.
Ma parliamo del futuro e dei tre scenari ipotizzati (ne abbiamo parlato qui>). Giuseppe Russo ha le idee chiare su quella che potrebbe essere la scelta più coerente: “L’idea che la gestione di Contrade venga affidata al Consorzio mi sembra la più interessante; credo che il Consorzio sia maturo per fare questo passo”. In premessa, e con grande considerazione, afferma “La lungimiranza sempre dimostrata da Andrea Franchetti e il suo impegno per il territorio mi rendono fiducioso. Qualsiasi decisione sarà adottata ritengo sarà sempre quella giusta perché a dire l’ultima parola su Contrade sarà sempre e comunque l’ideatore di Contrade”. Russo continua: “Contrade dovrebbe mantenere lo spirito di festa e aggregazione, un momento di confronto in generale e, in particolare, sull’esperienza dell’annata appena trascorsa mi auguro che questo spirito spero non si perda”.
Nel ripensare la manifestazione, a cosa dare spazio? “Si potrebbero dedicare dei momenti ai giornalisti e agli addetti ai lavori in condizioni più favorevoli rispetto alla degustazione all’esterno; sicuramente il Consorzio può accedere a risorse economiche capaci di gestire un evento più articolato”. E sull’ipotesi di altri possibili eventi, Russo ritiene che sarebbe invece meglio puntare su Contrade, per consolidare ulteriormente una manifestazione che ha già una sua forza nel raccontare il territorio dell’Etna.