Il fiume Calore ha semidistrutto il distretto vitivinicolo sannita nell'area compresa tra le Valli Vitulanese e Telesina causando danni per decine di milioni di euro.
Decine di ettari di vigneti pregiati, che rappresentano il 'serbatoio' del vino in Campania dove si produce il 60 per cento del quantitativo regionale, sono scomparsi o finiti sotto un metro di fango provocato dal maltempo che ha flagellato Benevento e la sua provincia. E sono ottantamila le bottiglie di vino Falanghina e Aglianico del Sannio Doc sepolte nel fango a causa dell'ondata di maltempo che ha allagato la Cantina di Solopaca dove si lavora per salvare le pregiate produzioni, afferma la Coldiretti
''Per fortuna – dicono alcuni imprenditori agricoli – la vendemmia è giunta agli sgoccioli, prima dell'esondazione del fiume Calore''. ''Ma – si domandano gli agricoltori – come faremo a vivere il prossimo anno'?
''Intanto, laddove sorgeva una distesa di vigneti, che non aveva nulla da invidiare alla Toscana, oggi, a distanza di sette giorni dall'alluvione, si vede solo una distesa di fango e delle viti nessuna traccia'' concludono gli imprenditori.
C.d.G.