(Giuseppe Mannino)
L’Erga Omnes, come raccontavamo in questo articolo, è davvero ad un passo. Forse potrebbe essere annunciata già nella prossima assemblea prevista il 19 dicembre alle ore 10,30 presso Terrazze dell’Etna.
Ma intanto il consorzio Etna Doc del presidente Giuseppe Mannino dà il benvenuto a 14 nuovi soci. Si tratta di:
- Andrea Marletta
- Azienda Agricola Calcagno
- Azienda Agricola Crasà
- Azienda Agricola Nicola Oteri
- Azienda Vitivinicola Serafica Antonino
- Cantine di Nessuno
- Conte Uvaggio
- Contrada S. Spirito di Passopisciaro
- Murgo
- I Vigneri di Salvo Foti
- Roberto Miraglia
- Simone Foti
- Terra delle Ginestre di Junko Nishikawa
- Vitivinicola Mondifeso
La famiglia cresce dunque e, pare, che nei prossimi giorni ci saranno nuovi ingressi di soci nel consorzio che, numeri alla mano, oggi conta 750 ettari di vigneto e poco più di due milioni di bottiglie prodotte. Sull’Etna quasi la metà dei produttori è iscritta al consorzio e 7 bottiglie su 10 sono etichettate come Etna Doc. “Il chiaro segno – dice il presidente Mannino che i produttori della zona stano intuendo l’importanza della Denominazione. Con l’Erga Omnes, poi, cambierà tutto. Avremo il totale controllo della produzione e vendita del vino e potremo fare una programmazione della promozione più attenta ed efficace. Ma soprattutto commisurata alla propria forza produttiva. C’è chi verserà qualche centesimo a bottiglia, c’è chi verserà frazioni di centesimi” Insomma obiettivo attingere ai finanziamenti nazionale ed europei. “E i progetti noi li abbiamo già pronti ma non possiamo presentarli proprio per l’assenza dell’Erga Omnes”.
“Ancora non è chiaro a tutti cos’è l’Erga Omnes – dice Mannino – ma lo capiranno, soprattutto quelli che sono meno propensi. Ci saranno condizioni di estremo vantaggio per tutti. Erga Omnes vuol dire maggiori controlli sia per noi produttori che per i consumatori”. Il vigneto Etna Doc, nel frattempo continua a crescere. In soli tre anni la quantità è praticamente raddoppiata, passando dai 360 ettari del 2013 ai 751 del 2015. “Sono convinto che in meno di 5 anni supereremo il migliaio di ettari –conclude Mannino – Il fermento da queste parti è tanto. Molti hanno già impiantato nuovi vigneti, altri hanno acquistato i diritti dalla Regione. Penso che in totale, in breve tempo, la superficie vitata aumenterà di altri 200 ettari”.
C.d.G.