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Scenari

Il biologico nella nuova Pac, Stefàno: “Più peso alle aziende e misure specifiche”

14 Gennaio 2013

È ancora in via di discussione la riforma della Pac e le Regioni fanno sentire la loro voce.

L’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno, nelle vesti di Coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale, ci anticipa quali saranno le novità per il settore delle produzioni biologiche, già motore dell’economia regionale. “Nella Pac – dice – viene riconosciuto all’agricoltura biologica un ruolo di maggiore importanza in quanto le viene dedicata una misura specifica, autonoma e separata dalla misura dei pagamenti agro ambientali”. Tale processo evolutivo, quindi, apporterà notevoli benefici e, ci spiega, “ciò consentirà di poter dare all’agricoltura biologica un ruolo complementare nuovo rispetto al passato – dice – utile per il futuro di tutto il settore dell’agricoltura, diventando metodo produttivo centrale”.

Le prospettive del comparto biologico, perciò, si orientano verso la costruzione di un vero e proprio “modello di riferimento basato sui valori etici e sociali e sulla tutela delle risorse ambientali – afferma Stefàno – perché sono proprio le aziende biologiche che attraverso la diversificazione hanno saputo interpretare la multifunzionalità nelle tecniche produttive in misura maggiore rispetto alle altre tipologie di agricoltura”. Le imprese biologiche, quindi, si inseriscono nello scenario locale e globale come interlocutrici importanti della filiera e anello di congiunzione tra mercato e cittadini.

Le agricolture regionali rappresentano un “patrimonio strategico del nostro Paese” come dichiarato dall’assessore. Restiamo in attesa delle decisioni che verranno prese a Bruxelles e che, spera l’assessore, “riescano ad attenuare le preoccupazioni manifestate dalle Regioni”.

 L.B.