Una raccolta durata 100 giorni quella dei vigneti Sicilia Doc, iniziata negli ultimi giorni di luglio nella parte occidentale dell’isola e terminata proprio in questi giorni nei vigneti in montagna.
“In generale la produzione è stata più generosa rispetto alla vendemmia precedente di circa il 15-20%, in modo tale da tornare alla media regionale degli ultimi anni. L’anno scorso, pur ottenendo una qualità eccellente, si era registrato un abbassamento della produzione”, dice Salvatore Li Petri, vicepresidente Consorzio Sicilia Doc.
La maturazione è stata regolare, favorita da una primavera mite ed un’estate dalla temperatura costante, con qualche precipitazione in agosto e settembre. Tali condizioni climatiche hanno consentito che la regolarità della maturazione generasse un’ottima qualità ed uve molto sane.
“Nella parte orientale della Sicilia la vendemmia è iniziata con circa 15 giorni di ritardo rispetto all’anno precedente – afferma Francesco Ferreri, consigliere del Consorzio -. In generale si tratta di una vendemmia interessante: le fermentazioni sono terminate e siamo soddisfatti per l’eleganza e la struttura. Dopo i risultati del 2014, aver ottenuto una vendemmia di questo livello è un grande successo”.
La Sicilia costituisce di per sé un “continente vitivinicolo”, per la varietà di territori, climi, latitudini ed esposizioni; di conseguenza vi possono essere delle differenze sostanziali tra una zona e l’altra dell’isola. Pertanto è importante parlare di vendemmie al plurale.
“Quest’anno la vendemmia è stata un po’ movimentata per i fenomeni atmosferici di fine estate e per qualche disagio dovuto alla viabilità nelle nostre zone – dice Alberto Tasca, consigliere del Consorzio -. Siamo stati fortunati, perché la maturità ottimale delle uve è giunta prima delle precipitazioni di fine estate. I rossi saranno vini piuttosto opulenti, ma con una buona acidità garantita dalle variazioni di temperatura. In generaleun’ottima annata per le uve autoctone”.
“La nostra vendemmia è terminata intorno alla seconda settimana di ottobre – interviene Carmelo Bonetta, socio del Consorzio -. Nella nostra zona di Agrigento siamo particolarmente soddisfatti dei vitigni a bacca bianca, che ci hanno regalato profumi e un’ottima acidità accompagnata da un basso ph, grazie ai terreni gessosi e alle precipitazioni del mese di agosto”.
“Le rese per la Sicilia continuano ad essere basse anche quest’anno. Si prevedono circa 50 ettolitri per ettaro – sottolinea Antonio Rallo, presidente del Consorzio -. Si profila un’ottima annata sia per i vini bianchi che per i rossi, grazie all’abbassamento delle temperature sopraggiunto in settembre. I vini rossi si presentano abbastanza corposi, perfetti per l’affinamento. Ottimo il frutto per i vini da bere giovani”.
È interessante sottolineare che il 2015 è stata un’annata completamente diversa dalle due precedenti, quasi a suggerire che negli ultimi sei anni le variazioni climatiche si siano sviluppate su base biennale. Si è potuto osservare infatti che il 2013 e 2014 hanno presentato estati fredde; il 2011 e 2012 sono stati caratterizzati per la poca pioggia e le temperature più elevate; il 2009 e 2010 si sono contraddistinti per le piogge più abbondanti e le temperature sotto la media.
Dopo una vendemmia dai tratti decisamente positivi, si conclude nel mese di novembre 2015 anche la campagna di promozione del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia negli Stati Uniti con la partecipazione a LuxeHome, l’importante evento di Chicago dedicato al vino e al cibo, che si svolge in collaborazione con la prestigiosa rivista di settore Wine Spectator.
C.d.G.