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Scenari

I potenti del vino francese: nella classifica anche due italiani

16 Dicembre 2015
Bernard_Arnault Bernard_Arnault

 


(Bernard Arnault, Giovanni Mantovani e la copertina de La Revue du Vin de France)

Quali sono i potenti del vino francese? Un po’ come la nostra Wine Power List, il magazine del vino più letto della Francia, “La Revue du Vin de France”, ha stilato la classifica delle 200 personalità più importanti ed influenti del mondo enologico dei cugini transalpini.

Ci sono manager, vigneron, critici, giornalisti, uomini delle istituzioni, ma anche sommelier e ristoratori. Ma non solo francesi, visto che quasi 2 su dieci arrivano dall’estero.
Tra i 200, anche due italiani: il sommelier Enrico Bernardo, alla posizione 127, definito “le sommelier prodige”, classe 1976 che è stato miglior sommelier d’Italia nel 1996, d’Europa nel 2002 e del mondo nel 2004, prima di arrivare a Parigi, dove apre due ristoranti, “Il Vino” e “Goust; e Giovanni Mantovani, alla posizione 129, il dg di Veronafiere che, dal 1999 ad oggi, si è reso protagonista dell’internazionalizzazione di Vinitaly, portando la fiera del vino italiano in tutto il mondo, da New York a Mosca, da Hong Kong a Shanghai.

Il numero 1 è Bernard Arnault, il patron del vino francese, a capo del gruppo del lusso Lvmh, primo esportatore di Champagne e Cognac nel mondo ed un giro d’affari complessivo, nel wine & spirits, di 4,5 miliardi di euro, che ha un peso specifico enorme sul panorama enoico francese, grazie a marchi di prestigio come Dom Pérignon, Moët e Hennessy. Al secondo posto c’è una new entry, Alexandre Ricard, che da febbraio 2015 ha preso il timone del secondo gruppo più grande al mondo nel settore wine & spirits, Pernod Ricard, con un giro d’affari annuo di 8 miliardi di euro. Sul podio anche Jérôme Despey, uomo delle istituzioni e dai tanti incarichi: presidente del Conseil des vins di FranceAgriMer da 10 anni, presidente della Commissione viticola e segretario generale della Fnsea, il potente sindacato degli agricoltori, è grazie a lui se il vigneto Francia, fino al 2020, avrà 300 milioni di euro di sovvenzioni (perlopiù dall’Europa) per modernizzarsi, e pare che ci sia il suo zampino anche sulla visita del Presidente della Repubblica Hollande all’ultimo Vinexpo di Bordeaux.
 
Ed ecco la top 10 della classifica

  1. Bernard Arnault
  2. Alexandre Ricard
  3. Jérôme Despey
  4. Pierre Castel
  5. Cristophe Blanchy
  6. Joseph Helfrich
  7. Jean-Charles Boisset
  8. Frédéric Rouzaud
  9. famiglia Jeanjean
  10. Alain Brunet

Fuori dalla top 10, alla posizione 12 Robert Parker, il fondatore di “The Wine Advocate”, alla numero 44 il capo di Pro Wein Hans Werner Raihnard, alla posizione 60 la critica enoica, Jancis Robinson, alla 72 Guillaume Deglise, ceo di Vinexpo.
 
Avere un maggiore patrimonio, se escludiamo la posizione numero 1, non vuol dire essere più alto in classifica. Infatti, nel 2015 questi sono stati i patrimoni più importanti:

  • 1) Bernard Arnault – Gruppo Lvmh (34,6 miliardi di euro) 
  • 123) Alaine Gérard Wertheimer – Gruppo Chanel (14,5 miliardi di euro) 
  • 161) Laurent Dassault – Gruppo Dassault (13,5 miliardi di euro) 
  • 20) François Pinault – Gruppo Kering (13,5 miliardi di euro) 
  • 4) Pierre Castel – Gruppo Castel (7,5 miliardi di euro) 

C.d.G.